La Nuova Sardegna

Usini La XXV edizione della rassegna “Vini di Coros” ha fissato un altro importante tassello nel mosaico costruito in questi anni. Merito anche delle tre amministrazioni comunali guidate da Peppino Achenza, Geppi Piras e Antonio Brundu che hanno saputo mandare avanti questa iniziativa. Il vino è sempre stato il settore più importante dell’economia di Usini, volano importante e fonte di reddito per tante famiglie. Negli ultimi anni, i viticoltori hanno capito che per fare parte del mercato bisogna guardare alla modernità, abbandonando vecchi sistemi di vinificazione e sposando nuove metodologie.

Il convegno Durante i lavori non poteva non essere ricordato il compianto Billia Cherchi, il padre del Cagnulari che oltre cinquant’anni fa aveva intuito quale fosse la strada da percorrere, diventando modello per le nuove generazioni. Oggi a Usini si contano undici cantine che imbottigliano i vini con successo, sulla strada tracciata da “Zio Billia”.

Al convegno sono intervenuti Giovanni Antonio Farris già docente di Microbiologia dell’Università di Sassari che ha parlato de “La nascita della rassegna: un volano economico e culturale per il territorio” e l’enologo Pier Michele Chessa che ha parlato dell’ “Evoluzione del comparto vitivinicolo a Usini e nel Coros nei 25 anni della rassegna enologica”. Renzo Peretto, altra figura storica di “Vini di Coros” ha spiegato “Il ruolo dell’Agenzia Laore a supporto del comparto vitivinicolo regionale”.

C’è stato inoltro l’intervento da remoto di Antonio Rossi dell’Ufficio giuridico normativo di “Unione Italiana Vini”. In apertura è stato ricordato Pier Paolo Fiori, sommelier dell’Ais scomparso prematuramente, persona di elevata cultura vitivinicola che negli anni ha messo a disposizione dei produttori il suo sapere contribuendo a fare crescere il settore. Alla moglie Claudia Mulas, alla presenza del presidente regionale dell’Ais Antonio Furesi e all’ex presidente regionale Roberto Dessanti, è stata consegnata una targa ricordo dell’amministrazione comunale.

Hanno partecipato anche Rino Zara, presidente del Comitato promotore della rassegna e Luca Mercenaro, entrambi del Dipartimento di Aararia dell’Università di Sassari, Antonio Montinaro e Bruno Pacifico dell’Agenzia Laore.

La rassegna è stata promossa dall’amministrazione comunale sotto la regia del vicesindaco con delega all’agricoltura Giovanni Antonio Sechi.

I premi Anche in questa edizione, oltre alla sezione “Coros” dedicata ai viticoltori proprietari di vigne ricadenti nei Comuni del “Coros” storico (Usini, Ittiri, Uri, Tissi e Ossi) era prevista la sezione “Extra-Coros” riservata ai proprietari delle vigne ricadenti nei territori della provincia di Sassari (Gallura esclusa). Le due sezioni sono state suddivise in due categorie: “amatori” e “produttori”. Cinque commissioni di assaggio e valutazione, formate da 25 commissari tecnici provenienti da diverse zone della Sardegna, appartenenti all’Agenzia Laore Sardegna, enologi, sommelier dell’A.I.S.” e dell’O.N.A.V. hanno valutato i campioni di vino presentati alla rassegna.

Ecco tutti i vincitori della XXV rassegna “Vini di Coros”. Comuni del “Coros”, categoria “amatori”, vini bianchi: 1) Corrado Elisei (Usini), 2) Gianfranco Loriga (Ossi), 3) Lorenzo Carboni (Usini). Vini rossi: 1) Pietro Contini (Ossi), 2) Antonio “Tonio” Tilocca (Usini), 3) Corrado Elisei (Usini). Categoria “produttori”, vini bianchi: 1) Giorgio Elisei (Usini), 2) Giovanni “Nanni” Chessa (Usini), 3) Massimo Basciu (Usini). Vini rossi: 1) Antonio “Antonello” Orani (Uri), 2) Giorgio Elisei (Usini), 3) Giuseppe “Ruccio” Fiori. Comuni “Extra-Coros”, categoria “amatori”, vini bianchi: 1) Eredi Annarosa Mannu (Sorso), 2) Gavino Bellu (Benetutti), 3) Paolo Cugutti (Benetutti). Vini rossi: 1) Eredi Annarosa Mannu (Sorso), 2) Loredana Salis (Benetutti), 3) Adolfo Pala (Bono). Categoria “produttori”, vini bianchi: 1) Giuseppe Camboni (Sennori), 2) Antonello Fois (Sassari), 3) Davide Cappai (Benetutti). Vini rossi: 1) Marco Tanda (Benetutti), 2) Sau GianMario (Olmedo), 3) Antonello Fois (Sassari). Sezione “Cagnulari”: 1) Sebastiano Muresu (Ossi), Giovanni “Nanni” Chessa (Usini), Mario Virdis (Usini). Il premio speciale “Billia Cherchi” per la tipicità del Cagnulari è stato assegnato a Giovanni “Nanni” Chessa (Usini).