Macellai, storia antica: custodi dal Medioevo dei riti del Carnevale
Dal 2016 partecipano alla Discesa dei Candelieri. Il gremiante più piccolo ha 10 anni, il più grande 89
Sassari Una storia antica e moderna al tempo stesso, quella del Gremio dei Macellai, depositario della tradizione del carnevale sassarese sin dal Medioevo, ammesso a partecipare alla Faradda dal 2016. Le prime testimonianze storiche risalgono agli Statuti sassaresi del 1291: il Gremio dei Macellai aveva il compito di organizzare il carnevale, lu Carrasciari di li mazziddaggi , tradizione che è arrivata fino ai giorni nostri.
I Macellai si costituiscono in vero e proprio Gremio, però, diversi secoli dopo: verso la metà dell’Ottocento. La prima partecipazione con il proprio cero alla Discesa dei Candelieri è stata nel 2016. Il simulacro votivo è di colore crema e oro, la corona è di forma esagonale, e vi sono raffigurati il co-patrono del Gremio san Bartolomeo, la Madonna del Rimedio e altri martiri compagni di san Maurizio.
Con questo terzo racconto (il primo è stato dedicato ai Braccianti, il secondo agli Autoferrotranvieri) della storia e delle tradizioni dei Macellai - pubblicato oggi sull’edizione cartacea e sul nostro sito web - continua il viaggio tra i tredici Gremi che partecipano alla Discesa dei Candelieri. Da qui al 14 agosto “La Nuova Sardegna” dedicherà una pagina a ciascun Gremio, per presentare ai nostri lettori i protagonisti della Faradda.
Nella parte frontale del fusto è raffigurato il patrono san Maurizio, e nel retro la croce trilobata. Sul basamento compaiono invece gli attrezzi del mestiere: il coltello e la mannaia. Il Gremio ha sede in una cappella della chiesa della Santissima Trinità. Lo spazio si trova in questo momento in fase di restauro: il candeliere e la statua del santo patrono sono quindi state trasferiti temporaneamente all’interno della chiesa di Sant’Antonio Abate dei Servi di Maria.
La festa patronale si festeggia il 22 settembre, se il giorno cade di sabato o domenica, in alternativa l’ultima domenica del mese. Durante la cerimonia dell’intregu, vengono assegnate le cariche sociali. La festa piccola si festeggia invece il 24 agosto, o il sabato più vicino se non cade in giorno festivo.
L’abito del Gremio, è uno spencer inglese con pizzo sul petto per i novizi. Per gli eletti, invece, il pizzo è nelle maniche che recano bottoni in argento così come il petto e il cravattino. L’unico gremiante che porta la spada è l’obriere maggiore. La bandiera è di colore rosso intenso con l’effige di San Maurizio e una M ricamata in filo dorato. Tornando al candeliere, la squadra dei portatori è formata da undici ragazzi più il capo candeliere. A guidarli quest’anno sarà Gavino Sanna , mentre i portatori sono Samuele Demontis, Cristian Fiori, Giuseppe Simula, Manuel Pulina, Bruno Manca, Piero Carboni, Giovannino Russo, Stefano Fois, Nicola Loriga, Antonio Cherchi, Giuseppe Pes. Il tamburino è Alessandro Riu.
La vestizione del Candeliere, si fa sempre nella piazza del Mercato, che è anche la sede naturale del Gremio, ancora molto legato all’aspetto professionale della sua denominazione. Il Gremio è associato all’Intergremio. Il gremiante più anziano è Nicola Loriga , presidente onorario del Gremio, che ha 89 anni. Il più piccolo è Federico Bulla, che ne ha solo 10. Obriere maggiore e presidente del Gremio è Roberto Loriga , mentre l’obriere di cappella è Antonio Loriga . L’obriere di Candeliere è invece Giovanni Farinelli , mentre il segretario è il ventiquattrenn e Andrea Ghisu . Fabrizio Roiani è il cassiere. Gli altri gremianti sono Simone Pulina, Marco Dettori, Bruno Oggiano e Gianluca Bianco.