Sami e Fares, morti mentre andavano al lavoro: «Ragazzi solari, educati, bravi a scuola»
Il ricordo commosso del sindaco e degli insegnanti dei due ragazzi che hanno perso la vita in un tremendo incidente stradale
Arzachena La voce del sindaco di Arzachena è colma di commozione. «Con grande dolore esprimo il mio cordoglio, quello dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità per la tragica scomparsa di Sami e Fares – dice Roberto Ragnedda –. Siamo tutti vicini alle loro famiglie, integrate da tempo nella nostra realtà, e ci stringiamo a loro in un forte abbraccio».
Non trova le parole Walter Galante, titolare dell’Aquadream. Il parco acquatico, ieri, è rimasto chiuso per lutto. E tutti coloro che erano già in fila dalla mattina per poter entrare, compresi due pullman arrivati da lontano, sono rimasti in silenzio, comprendendo il momento. «Ancora non riusciamo a crederci – racconta Galante –. Sono corso sul luogo dell’incidente, è stato terribile. Avevo conosciuto personalmente questi ragazzi cinque giorni fa, quando ho consegnato loro la busta paga, era la loro prima stagione qui. Ci ho parlato un po’ e ho subito notato quanto fossero educati e rispettosi. Loro si occupavano di controllare l’affluenza ai giochi, all’interno del parco, e so che svolgevano questo compito con grande attenzione».
In tanti hanno avuto un rapporto speciale con Sami e Fares. Il presidente dell’Avis di Olbia Gavino Murrighile, sul suo profilo Facebook, ha pubblicato un video-spot di un anno fa. Lo aveva fatto Sami, con parole sue. Aveva lanciato un messaggio mentre donava il sangue. “Ciao a tutti, eccoci qui a scuola a donare il sangue. Mi raccomando, non ci sono scuse, il sangue bisogna donarlo. Per aiutare il prossimo”. «Sami non era solo un donatore – sono le parole di Murrighile –, era un trascinatore, un leader amato e rispettato dai compagni. Ci eravamo lasciati dicendoci che sarebbe entrato in AvisOlbia con un ruolo attivo dopo la stagione estiva. Consapevole delle proprie capacità empatiche, pur essendo così giovane, aveva capito che non solo bisognava donare, ma che si dovevano coinvolgere più persone possibili a farlo e lui ci riusciva come nessun altro. Sami mancherà a tutti noi, mancherà a tutta la comunità gallurese. L’Avis Olbia si stringe attorno alla sua famiglia e si mette a sua disposizione per qualsiasi necessità». «Sami aveva appena superato l’esame di maturità, era in quinta C – racconta un suo docente –. Si era diplomato all’Istituto di istruzione superiore Amsicora, dove io insegno Costruzioni nautiche, ed era veramente un ragazzo fantastico. Sì, lo era davvero. Solare, buono e altruista con un unico desiderio: vivere una vita tranquilla. Era anche un bravo studente e, in classe, non si tirava mai indietro. Qualunque fosse l’argomento di cui parlare, lui era quello che teneva il discorso. Il dolore è enorme. Così come è enorme e incolmabile il vuoto che Sami ha lasciato».
Anche di Fares ha parlato un suo ex prof. «Nato in Egitto, si era trasferito ad Arzachena all’inizio della prima media. Il padre lavorava già nell’isola ed era riuscito a fare arrivare qui la famiglia: la moglie, la figlia più grande e appunto Fares, che subito si era integrato nella comunità di Arzachena. Era arrivato senza sapere una parola di italiano – lo ricorda Walter Mura, il suo insegnante di lettere per l’intero ciclo della scuola media –. Era molto bravo, apprendeva facilmente. Era un ragazzino molto educato, con una grande voglia di lavorare e di inserirsi». Dopo la scuola media Fares si era iscritto all’istituto tecnico di Palau, dove attualmente stava frequentando la quarta. «So che era bravo anche alle superiori, me lo ha detto una collega che dopo le medie lo seguiva anche a Palau – dice ancora Mura –. La luce dei suoi occhi scuri, la sua curiosità e la sua voglia di apprendere resteranno impressi nei miei ricordi e nel mio cuore di insegnante. Continua a brillare, Fares». (s.p.)