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Sassari

La storia

Lui ha 73 anni, lei 65: marito e moglie diplomati a Sassari

di Davide Pinna
Lui ha 73 anni, lei 65: marito e moglie diplomati a Sassari

L’emozione di Enrico Ganga e Annarita Soro, l’esame di Maturità insieme al Tecnico Ruju

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Sassari C’è chi prova con pozioni misteriose, chi tenta la strada della chirurgia plastica e delle punturine strategiche nel viso. Chi si cimenta negli sport più estremi e chi va alla ricerca di fontane miracolose. Ma forse, la strada migliore per trovare l’eterna giovinezza, è quella scelta da Enrico Ganga e Annarita Soro: mettere da parte la carta d’identità e tornare sui banchi di scuola.

Marito e moglie, due figli, 73 anni lui e 65 lei: nelle scorse settimane si sono diplomati all’istituto tecnico Salvator Ruju di Sassari, dopo aver frequentato per quattro anni il corso in Servizi per la Sanità e Assistenza Sociale. «Eh sì, questo rientro a scuola un po’ ci ha fatto tornare giovani – scherza Enrico -, siamo entrati nel mondo dei ragazzi, avevamo compagni di classe di ogni età, anche diciassettenni. Ed è stato uno scambio continuo, di conoscenze, di esperienze. E di stimoli allo studio e a imparare qualcosa di nuovo». Enrico e Annarita hanno frequentato in classi separate, lui in 5°B, lei in 5°C: «È stata una nostra scelta, mia moglie non voleva avere conflitti d’interesse» ride. Quattro anni fa, insieme, avevano preso la decisione di iscriversi al Ruju, attirati dalla scelta della scuola di pubblicizzare la possibilità di iscrizione per persone di ogni età. «In tutto, quest’anno, sono oltre 40 gli adulti che hanno ottenuto il diploma, tra cui anche alcuni studenti stranieri, confermando il valore formativo e inclusivo dell’istruzione per adulti, che offre un’opportunità concreta per chi desidera completare il proprio percorso scolastico o acquisire nuove competenze, conciliando studio, lavoro e vita familiare» spiega Renzo Mannoni, docente di Matematica nella scuola diretta da Franca Riu. Una avventura nata quasi per caso, quella di Enrico e Annaritaa, che li ha portato ad affrontare quattro anni intensi, con lezioni serali dal lunedì al venerdì.

«La mia materia preferita? La psicologia. È stato interessante conoscere il pensiero di Freud e altri studiosi, che senza strumenti sono riusciti a esplorare e raccontare un elemento ancora misterioso come la mente umana» spiega Enrico. Nato a Selargius, vive a Sassari nel 1980, quando vinse un concorso alla Banca d’Italia. Prima, era stato autotrasportatore e dipendente Arst. La moglie Annarita, sassarese, lavorava in uno studio legale ed è lì che si sono conosciuti. Proprio come due giovani maturandi, i giorni prima dell’esame sono stati segnati dalla tensione: «Ansia? Parecchia! Certe notti non dormivo, pensando alle prove scritte. E poi la notte prima del colloquio finale è stata la più difficile». A supportarli, sono stati i compagni di scuola e i docenti: «Li ringraziamo tanto per averci accompagnati in questo splendido percorso».

Ma anche i loro figli, Federico – imprenditore nel settore della ristorazione a Stintino – e Maria Cristina – dirigente della Asl di Parma – hanno giocato un ruolo fondamentale: «Facevano il tifo per noi, sin dal primo anno, ma ovviamente ancora di più in questo». Alla fine, il ribaltamento dei ruoli: «Più di una volta ci hanno aiutato a studiare. E certo, è stato strano che siano stati loro a farci le congratulazioni per aver superato gli esami: mi sembra ieri che festeggiavamo la laurea di nostra figlia» racconta Enrico con un sorriso. E adesso? «Io ho preso una pausa di riflessione – spiega Enrico -, mi piacerebbe viaggiare. Penso che sia un sorta di terapia, ma anche un modo per imparare e conoscere nuove cose: potrebbe essere la mia università». Annarita invece vuole tornare sui libri: «Vi racconto io la storia perché mia moglie in questo momento è negli uffici dell’Università, per provare a capire quale corso di laurea possa fare al caso suo dopo il diploma» spiega Enrico. È proprio vero, quindi: gli esami non finiscono mai.

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