La Nuova Sardegna

Sassari

Il caso

La denuncia: «Al Santissima Annunziata reparti al collasso e pazienti sulle barelle»

di Davide Pinna
La denuncia: «Al Santissima Annunziata reparti al collasso e pazienti sulle barelle»

Sassari, Cgil e Cisl scrivono una lettera destinata all’Aou, all’assessore Bartolazzi e alla presidente della commissione Sanità

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Sassari Agosto bollente, fra le corsie dell’ospedale Santissima Annunziata, dove ormai le barelle nei corridoi sono un triste spettacolo quotidiano. È quanto denunciano Cgil e Cisl, che parlano di «reparti e personale vicini al collasso e di salute dei cittadini a rischio». Un attacco durissimo e senza mezzi termini, rivolto all’Aou e alla Regione, che testimonia di relazioni sindacali tesissime dalle parti di via De Nicola, ma anche di un disagio che i sindacati certificano con i numeri e definiscono ormai come ordinario: «Solo ieri (domenica, ndr) il reparto di Medicina ha terminato i posti letto e ha registrato 11 barelle aggiuntive, segno evidente di una situazione fuori controllo».

D’altra parte, bastano i tempi d’attesa del pronto soccorso per certificare di un sistema sanitario preso d’assalto in un periodo in cui la popolazione aumenta a causa delle presenze turistiche. Alle 18 di ieri, al pronto soccorso del Santissima Annunziata erano in corso 32 visite (quattro in codice rosso); in attesa c’erano 42 persone, 20 delle quali in codice verde, con un’attesa per l’ultimo arrivato di oltre 9 ore. Non andava molto meglio negli stessi minuti ad Alghero, dove per l’ultimo arrivato fra i codici verde l’attesa di 8 ore e mezzo.

A destare l’allarme di Antonio Monni e Gianmario Sardu (Cisl) e Toto Terrosu e Antonio Riu (Cgil) è il problema del sovraffollamento. «Le criticità interessano ogni servizio e unità operativa, ma in particolare i reparti di Medicina uomini e donne, Patologia Medica, Geriatria e Clinica Medica, ormai al collasso. I posti letto ufficiali risultano stabilmente superati, con ricorso quotidiano a barelle nei corridoi e un numero di ricoverati che supera costantemente la capacità ricettiva» si legge nella lettera che è stata inviata non solo alla direzione strategica dell’Aou, ma anche all’assessore regionale Armando Bartolazzi, alla presidente della commissione Sanità Carla Fundoni e ai consiglieri regionale del Nord-ovest. «Le conseguenze per i pazienti sono gravissime – denunciano i sindacati – permanenze prolungate in spazi inadeguati, mancanza di riservatezza, aumento del rischio clinico e di infezioni, privazione del diritto a cure sicure e dignitose. Per il personale, ciò significa turni insostenibili, organici ridotti e responsabilità crescenti, con livelli di stress da lavoro ormai al limite e con il concreto rischio di errori professionali».

Cgil e Cisl segnalano che non si tratta di un’emergenza, ma di una routine «che mostra tutte le fragilità di una governance sanitaria fallimentare, con responsabilità regionali e aziendali» e sono necessari interventi urgenti: «Occorre una ricognizione reale dei posti letto, il potenziamento immediato degli organici e l’apertura di un tavolo di confronto immediato con la direzione aziendale e con l’assessorato regionale alla Sanità». Altrimenti, concludono i sindacati, a settembre scatterà la protesta dei lavoratori.

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