La Nuova Sardegna

Sassari

La denuncia

Carcere di Bancali: detenuto sniffa gas e aggredisce gli agenti

Carcere di Bancali: detenuto sniffa gas e aggredisce gli agenti

Alcuni poliziotti sono finiti in ospedale. Il Sappe: «Così non si può andare avanti»

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Sassari Alta tensione ieri sera, sabato 14, nel carcere di Bancali, a Sassari. Un detenuto sardo è stato sorpreso dagli agenti di polizia penitenziaria mentre sniffava il gas di una bomboletta che teneva in cella.

Alla scoperta, l’uomo ha reagito con violenza: ha insultato e minacciato i poliziotti, si è scagliato contro di loro armato di un rudimentale punteruolo e ha danneggiato alcuni arredi della sezione. Alcuni agenti, rimasti feriti durante la colluttazione, hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.

Lo riferisce il sindacato autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), con il delegato nazionale per la Sardegna Antonio Cannas. Il segretario generale Donato Capece parla di «momenti di grande tensione e pericolo, gestiti con grande coraggio e professionalità dai poliziotti penitenziari, a cui va tutta la nostra solidarietà». Ma denuncia anche che «aggressioni, colluttazioni, ferimenti contro il personale, risse e tentati suicidi sono purtroppo all’ordine del giorno».

Capece chiede «provvedimenti urgenti ed efficaci», dal rafforzamento degli organici alla tolleranza zero contro i detenuti violenti, fino a riforme strutturali come l’espulsione degli stranieri, la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e pene alternative per i tossicodipendenti.

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