La Nuova Sardegna

Thiesi Una nonna tiene due nipotini seduta di fronte alla statua del cavallo di Aligi Sassu. Poco più avanti un topolino si infila veloce nel buco di un marciapiede. Simile a quelli che hanno colonizzato la scuola elementare di via Garau, a Thiesi. Dove ancora, per 150 alunni che arrivano anche da Siligo, Banari, Borutta, Cheremule e Bessude, non sono iniziate le lezioni. «Mai vista una infestazione del genere», ha spiegato il sindaco Gianfranco Soletta.

Una vera guerra, iniziata ai primi di settembre che, dopo l'ennesimo rinvio, dovrebbe concludersi mercoledì, con la riapertura del plesso. A raccontarla l'assessora comunale all'Ambiente Nia Manca e la dirigente scolastica Federica Cappai, che mostrano le ultime esche "di controllo" lasciate dalla ditta specializzata che si sta occupando della deratizzazione, e i corridoi e le aule tirate a lucido dopo settimane incessanti di lavoro, che continua anche oggi, sabato 20.

«Capiamo il disagio - dice Nia Manca, che è anche mamma di un bimbo che frequenta la quinta elementare nell'istituto - ma siamo intervenuti con la massima decisione appena scoperto il problema. E ci rimettiamo alle decisioni degli esperti che ci diranno quando si potrà aprire in totale sicurezza».

«Abbiamo gettato qualsiasi cosa che fosse contaminabile - racconta la dirigente - e, al fianco delle deratizzazioni della ditta, ogni giorno siamo qui per pulire la nostra scuola. Lunedì, se gli ultimi controlli andranno bene, faremo un'ulteriore sanificazione e poi una ionizzazione. E mercoledì speriamo di riaprire. Tenere la scuola chiusa per noi è un dolore, ma era necessario. E siamo pronti a ripartire con enorme entusiasmo».