Omicidio Sedda, supertestimone a rischio: fissato l’incidente probatorio
L’esame dal gip dell’accusatore di Emanuele Sircana è previsto per mercoledì 8 ottobre
Sassari È stato fissato per mercoledì 8 ottobre alle 10 del mattino l’incidente probatorio per fare chiarezza sulla posizione di Emanuele Sircana, 20 anni, indagato per l’omicidio di Mario Sedda, il poeta di strada ucciso a Porto Torres nella notte tra il 29 e il 30 marzo 2021. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minorenni di Sassari, Elisa Marras, ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura minorile per l’esame del supertestimone ritenuto a rischio di intimidazioni.
Si tratta del giovane che in più occasioni ha dichiarato agli inquirenti di aver ricevuto la confessione del delitto direttamente da Sircana, all’epoca dei fatti 16enne, e di essere stato accompagnato da lui sul luogo in cui era stato abbandonato il corpo della vittima. Secondo la Procura, il testimone avrebbe anche ricevuto messaggi e confidenze dall’indagato nei giorni successivi al delitto.
Il gip ha ritenuto fondate le preoccupazioni espresse dal supertestimone in merito a possibili pressioni o ritorsioni da parte dell’indagato o dei suoi familiari, sottolineando che in diverse conversazioni – alcune registrate a sua insaputa – aveva manifestato il timore di subire minacce.
Sircana, difeso dall’avvocato Alessandra Delrio, è detenuto da giugno nel carcere minorile di Quartucciu con l’accusa di aver ucciso Sedda insieme ad altre persone rimaste ignote, colpendolo con calci, pugni, pietre e un coltello e deturpando poi il cadavere con sostanze chimiche. Contestati anche i reati di vilipendio e porto abusivo di coltello. Le dichiarazioni del giovane, raccolte davanti al gip e con le garanzie previste dal codice, potrebbero risultare decisive per il futuro giudiziario di Emanuele Sircana.