La Nuova Sardegna

Sassari Sono cinque le persone sospettate - che potrebbero presto essere indagate - con l’accusa di omissione di soccorso e abbandono di cadavere nell’inchiesta sulla morte di William Manca, il 45enne sassarese scomparso da casa il 6 settembre e trovato senza vita quattro giorni dopo nelle campagne della Nurra, tra Monte d’Accoddi e Truncu Reale.

Gli accertamenti medico-legali hanno evidenziato una frattura nella zona del torace. Una lesione che, secondo il consulente incaricato dalla Procura, potrebbe essere compatibile sia con un pestaggio sia con l’impatto con il terreno nel punto in cui il corpo è stato gettato e poi rinvenuto, seminascosto dalla vegetazione.

In attesa dei risultati degli esami tossicologici sui campioni prelevati durante l’autopsia, è emerso che nell’area in cui è stato rinvenuto il corpo – una discarica abusiva – sono installate delle telecamere che potrebbero aver registrato le modalità e i tempi dell’arrivo di Manca in quel luogo.

Alcuni testimoni hanno inoltre raccontato agli investigatori che, prima di sparire, il 45enne si trovava in uno stato di semiincoscienza. Una condizione che avrebbe reso necessario il ricovero in una struttura sanitaria, ma che non è stata affrontata da chi era con lui. Proprio questa omissione potrebbe rafforzare le ipotesi d’accusa di mancato soccorso.

Resta da chiarire non solo come si sia procurato la frattura, ma anche se Manca fosse già morto al momento in cui è stato abbandonato in campagna o se fosse ancora vivo e non sia stato soccorso.

Per sciogliere questi dubbi sarà decisivo l’esito degli esami tossicologici sui campioni prelevati durante l’autopsia, che dovranno stabilire se l’uomo avesse assunto sostanze stupefacenti o alcol e in quali quantità.

Nel frattempo i carabinieri della Compagnia di Sassari stanno ricostruendo le ultime ore di vita del 45enne e verificando le responsabilità dei cinque sospettati, che avrebbero trascorso con lui la serata e la notte del 6 settembre.