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“A fora li brasgeri”, l'arrostita diffusa torna nel centro storico di Sassari

“A fora li brasgeri”, l'arrostita diffusa torna nel centro storico di Sassari

Presentata la manifestazione di venerdì 10: ecco tutti i percorsi e le specialità offerte

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Sassari Per il Comune di Sassari è lo spartiacque ideale tra la Faradda di li Candareri e l’inoltrarsi dell’autunno, in ossequio a quell’antico adagio che ha ispirato la poesia, la canzone e uno dei più celebri modi di dire locali.

Venerdì 10 ottobre dalle 18 alle 24 il centro storico di Sassari ospiterà A fora li brasgeri – Passeggiata nel centro storico con assaggi di piatti alla brace. Fortemente voluta dal sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, dall’assessora alla Cultura, Nicoletta Puggioni, dall’assessore alle Attività produttive, Lello Panu, e da tutta l’amministrazione, la manifestazione è stata organizzata col supporto dell’associazione di promozione sociale Eat&Buffas.

I protagonisti della serata saranno alcuni tra gli storici circoli privati della città: Circolo Raggio d’Oro, Circolo Bocciofilo Sacro Cuore, Circolo La Lucciola, Circolo Culleziu e Circolo Acli Latte Dolce, Circolo Bocciofilo Sassari e Sardinian Grill. Disseminate in alcuni degli slarghi e delle piazze più caratteristiche e significative di Sassari Vecchia, le squadre di arrostitori saranno affiancati dai consiglieri comunali, che si cimenteranno alla graticola in piazza della Frumentaria.

Già dalla mattina di giovedì 9 ottobre Eat&Buffas sarà presente con uno stand in piazza Azuni per vendere i coupon che consentiranno di partecipare all’arrostita diffusa, o alla degustazione itinerante. Il tagliando da 15 euro per i menu tradizionali e da 7 euro per quello vegetariano darà diritto a quattro differenti assaggi: un modo per rivivere la parte medievale della città, riscoprire i sapori e i riti di una delle tradizioni culinarie più longeve della cultura e del modo di socializzare dei sassaresi. Ogni assaggio sarà accompagnato da vino e pane.

Si potrà optare tra tre differenti percorsi, così da visitare una porzione più ampia possibile della città antica e da poter scegliere i piatti preferiti. Nello specifico, il percorso giallo prevede salsiccione, capocollo, zimino e sardine, che potranno essere degustati – nell’ordine – in via delle Campane, a Quadrato Frasso, in piazza Sant’Apollinare e in largo Pescheria. Il percorso azzurro offre cavallo, zimino, pancetta e lumaconi rispettivamente in piazza della Frumentaria, in piazza Sant’Antonio, a Pozzu di Bidda e a Porta Utzeri. La novità di quest’anno è il percorso verde, che prevede in largo Macao l’assaggio di diversi tipi di verdure e di formaggio, sempre rigorosamente arrosto. Lo spirito e il programma della manifestazione sono stati raccontati oggi nella sala conferenze di Palazzo Ducale.

Le parole d’ordine comuni sono chiare: rianimare piazze, slarghi e spazi pubblici di Sassari vecchia, valorizzare il ruolo dei circoli privati, promuovere la gastronomia locale come tratto peculiare della cultura e della storia comunitaria, omaggiare la tradizione.

«Per rivitalizzare Sassari e il centro storico c’è bisogno di ridargli vita, creando anche occasioni di convivialità, di incontro e di riscoperta di quei luoghi che la nostra comunità deve riprendere ad amare, a sentire propri e a frequentare», ha ribadito Giuseppe Mascia. «Questa manifestazione itinerante tra i luoghi che appartengono a tutte e a tutti, e di cui intendiamo impossessarci di nuovo, è un’occasione per rivivere insieme quel centro da cui deve partire il rilancio della città – ha poi aggiunto il sindaco – vogliamo restituire a Sassari Vecchia il suo ruolo e la sua funzione, ma affinché ciò accada è necessario che quelle vie e quelle piazze siano vissute e animate».

«Questa amministrazione vuole promuovere iniziative e attività che contribuiscano alla salvaguardia dei valori storici e identitari della città di Sassari, immaginando un calendario di manifestazioni da realizzarsi ogni anno», ha detto Nicoletta Puggioni. «Sarà una kermesse itinerante rivolta a cittadini e turisti, da programmare a fine estate, per rivitalizzare la città murata e valorizzare la tradizione gastronomica sassarese», ha concluso.

«Riportare la gente al centro storico è una precondizione essenziale rispetto all’obiettivo di attivare un processo di rigenerazione di cui possano beneficiare il commercio e l’economia locali», sottolinea invece Lello Panu.

«Con A fora li brasgeri contribuiamo a tramandare la tradizione gastronomica dei sassaresi», spiega Giovanni Cocco per Eat&Buffas. «Un percorso gastronomico della tradizione sassarese non poteva non coinvolgere i circoli del centro storico», aggiunge. «I sassaresi e i turisti che accetteranno il nostro invito potranno seguire il percorso in un’apposita mappa bilingue, che mostrerà il percorso e il piatto con l’assaggio di una ricetta tipica», aggiunge. «Dato il grande successo dello scorso anno, che per certi versi ci ha colto di sorpresa dal punto di vista organizzativo – aggiunge – quest’anno potremo accogliere il doppio dei partecipanti». (foto Nuvoli)

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