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Sdegno a Porto Torres, i vandali imbrattano la chiesetta di Balai lontano

di Gavino Masia
Sdegno a Porto Torres, i vandali imbrattano la chiesetta di Balai lontano

Il nuovo blitz colpisce uno dei simboli storici della città che da tempo si trova in evidente stato di abbandono

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Porto Torres Un simbolo cittadino preso di mira dai vandali e da diversi anni anche abbandonato dalle istituzioni. La chiesetta di Balai lontano è stata imbrattata di scritte senza senso l’altra notte e, per una persona normale, è difficile anche capire il senso dell’atto vandalico sull’edificio di culto che solo qualche giorno fa ha ospitato la messa sulla ricorrenza del martirio dei Santi Gavino, Proto e Gianuario.

L’edificio sacro mostra da tempo i segni del degrado e necessita soprattutto di un intervento di restauro da parte dell’ente che ne ha la competenza. Sulla parte superiore della chiesetta - costruita con la pietra calcarea tipica del territorio – si trova in bilico la croce posta sul timpano: è profondamente inclinata a causa delle raffiche di vento, che ne stanno minando la sua stabilità. Lo stato precario è stato segnalato anche nelle settimane scorse, ma a quanto pare non c’è alcuna fretta di intervenire su quel bene monumentale costruito a picco sul mare.

Una chiesetta che i cittadini hanno segnalato purtroppo "lontana" dalle attenzioni di chi dovrebbe occuparsi anche del decoro strutturale: l'intonaco presenta infatti diverse crepe e manca la tinteggiatura dei muri. I punti luce sono inefficienti e nella vicina fontanella non scorre acqua. Tante criticità che non sono state mai risolte, nonostante la chiesetta diventi luogo di appuntamenti importanti durante l’anno e meta continua di chi cammina o corre lungo l’anello della pista ciclabile. L’edificio di culto si apre il 25 ottobre, giorno del martirio di San Gavino, e il 25 aprile, giorno in cui il Santo è invece venerato come patrono degli agricoltori. Senza dimenticare, inoltre, che quella antica costruzione – internamente misura 4,75 metri di lunghezza e 3,26 metri di larghezza – è entrata a far parte del circuito di Monumenti Aperti. Anche la chiesetta di Balai vicino, comunque, non gode di buona salute e attende restauri interni che però tardano ad arrivare. L’ipogeo adiacente alla chiesa tende infatti ad allagarsi a causa delle infiltrazioni di acque meteoriche con le piogge autunnali e invernali e l’umidità porta a un progressivo deterioramento della roccia calcarea della quale è costituito. Anche nella chiesetta di San Gavino a mare le criticità sono conosciute e a tutte le latitudini istituzionali. Mancano però finanziamenti e interventi sui due monumenti che si affacciano al golfo dell’Asinara. 

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