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Il Consorzio industriale compra l’ex Ferriera Sarda: sarà bonificata e poi demolita

di Gavino Masia
Il Consorzio industriale compra l’ex Ferriera Sarda: sarà bonificata e poi demolita

Porto Torres, il valore dell’immobile risulta nettamente inferiore ai costi necessari per il suo smantellamento

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Porto Torres Il Consorzio industriale provinciale ha acquisito a costo zero l’area e il manufatto decadente dell’ex Ferriera Sarda, facendo un ulteriore passo importante nel processo di rigenerazione del territorio e di valorizzazione delle aree industriali dismesse. Dopo l’acquisizione qualche anno fa della ex Cementir – oggi interessata da interventi di bonifica ambientale da parte dell’azienda Ambiente – il Cipss ha fatto un nuovo passo concreto nella riqualificazione dell’agglomerato industriale di sua competenza.

L’acquisizione dell’area dell’ex Ferriera Sarda, già di proprietà della Laterizi Torres Spa, è stata formalizzata lo scorso mese nell’ambito delle azioni previste dall’articolo 63 della Legge 44/1998 che prevede il recupero delle aree industriali dismesse. La valutazione disposta dal tribunale ha confermato che il valore dell’immobile risulta nettamente inferiore ai costi necessari per il suo smantellamento. Per questo motivo, l’acquisizione da parte del Cipss è avvenuta a valore zero a tutela dell’interesse pubblico e nel pieno rispetto delle indicazioni peritali.

L’intervento si inserisce nella strategia di riconversione e riqualificazione delle aree dell’agglomerato industriale, con l’obiettivo di restituire vero valore economico, ambientale e sociale a un sito storico che si trova da anni in stato di abbandono. Dopo l’avvio delle bonifiche nell’area ex Cementir, si proseguirà con gli interventi nell’ex Ferriera Sarda per dare così continuità all’impegno del Consorzio provinciale nel recupero delle aree produttive dismesse e nella costruzione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile per il territorio. Il Cipss, tra l’altro, ha già ottenuto le risorse economiche per le attività di decommissioning dell’area e ha avviato le procedure per ottenere i finanziamenti destinati alla bonifica dei materiali contenenti amianto.

In parallelo, è in corso la predisposizione del bando di gara per la progettazione della demolizione che definirà in dettaglio le modalità operative e le tempistiche della futura riqualificazione. Le attività di bonifica dell’amianto saranno avviate con somma urgenza all’ottenimento delle risorse, mentre la demolizione vera e propria dell’ex complesso industriale è prevista per la seconda metà del 2026. «Si tratta di un intervento strategico che unisce tutela ambientale, sicurezza e sviluppo sostenibile – spiega la presidente del Consorzio, Simona Fois – restituendo nuova vita a un’area collocata in posizione chiave e a ridosso di uno dei porti più importanti del Nord Sardegna. La riqualificazione di questi spazi è una priorità per costruire nuove opportunità economiche e occupazionali in un contesto moderno e competitivo: con questa operazione, il Cipss conferma il proprio impegno nel promuovere la transizione ecologica e la rigenerazione industriale del territorio, contribuendo alla creazione di un sistema produttivo più sostenibile e integrato con le esigenze ambientali e logistiche del porto di Porto Torres».

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