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Sassari

L’allarme

Mensa scolastica, rosso di 16mila euro. «A Porto Torres chi può non paga»

di Gavino Masia
Mensa scolastica, rosso di 16mila euro. «A Porto Torres chi può non paga»

La denuncia del Comune: «Le famiglie con reddito alto sono le più morose»

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Porto Torres Ci sono alcuni nuclei familiari che usufruiscono della mensa ma continuano a lasciare i conti in rosso nel servizio di ristorazione scolastica. Per le famiglie turritane in difficoltà economica l’amministrazione comunale ha garantito il supporto o gratuità. Quindi le morosità riguardano un’altra fascia sociale della cittadinanza turritana – ovvero famiglie con Isee elevato – che l’azienda che ha in appalto il servizio esorta a pagare per poter far quadrare i conti.

La ditta Vivenda Spa, affidataria del servizio ristorazione scolastica del Comune di Porto Torres, ha segnalato che ad oggi risultano numerosi pasti erogati e non pagati per un debito complessivo di circa 16mila euro. Per le posizioni debitorie più rilevanti, a seguito di avvisi inviati tramite sms ed e-mail rimasti senza risposta, è stata già incaricata una società esterna per il recupero crediti.

«È fondamentale sottolineare che alle famiglie in reali difficoltà economiche il Comune garantisce il supporto del servizio sociale – spiega Gavina Muzzetto, assessora alla Pubblica istruzione – che può intervenire e valutare misure di sostegno e gratuità. Negli ultimi anni, tuttavia, le richieste di aiuto in tal senso non sono state significative mentre le morosità riguardano per lo più nuclei con Isee elevato o non presentato, il che appare come una scelta consapevole di non adempiere al pagamento».

Una criticità che era emersa anche lo scorso giugno, nell’ultima riunione del comitato mensa a chiusura dell’anno scolastico delle scuole dell’obbligo. La responsabile del servizio di ristorazione aveva infatti comunicato di avere riscontrato tra tutti i genitori una morosità di 34mila euro, su cui bisognava far fronte prima dell’avvio dell’anno scolastico in corso.

La cifra del debito maturata a dicembre 2025 è minore rispetto alla chiusura di giugno, ma pur sempre di debito si tratta e a quanto pare da parte di nuclei familiari che hanno un reddito alto.

«Paradossalmente – aggiunge l’assessora Muzzetto – si riscontra una maggiore predisposizione ad onorare al dovuto proprio da parte delle famiglie con minori possibilità economiche. Per questo motivo si rivolge un invito forte e chiaro a tutti coloro che usufruiscono regolarmente del servizio a provvedere e regolarizzare al più presto la propria posizione debitoria e a riflettere sul fatto che non pagare un servizio ricevuto non è corretto. Versare il contributo richiesto per la mensa scolastica, peraltro irrisorio rispetto ad altri comuni e ai costi reali della gestione del servizio, coperti in larga parte dal Comune, rappresenta un dovere civico fondamentale, oltre che un atto di rispetto verso chi paga e verso l’intera comunità».

Per questo motivo l’amministrazione comunale esorta i ritardatari a provvedere con urgenza al saldo dei debiti relativi al servizio di ristorazione scolastica. «In caso contrario si potrebbe arrivare, con rammarico, alla possibilità di non erogare il pasto agli alunni per i quali non risulta effettuato il pagamento».

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