La Nuova Sardegna

Sassari La Capitaneria di porto ha sottoposto a sequestro due aree nella zona industriale di Predda Niedda. Il primo intervento in un’area di circa 3mila metri quadrati utilizzata come carrozzeria e officina meccanica, dove è stata riscontrata la presenza incontrollata di rifiuti eterogenei, carcasse e componenti di veicoli. Oltre a irregolarità relative alla gestione non autorizzata dei rifiuti, allo scarico illecito di reflui industriali e altre violazioni. La procura ha convalidato il sequestro probatorio dell’intera area.

Il secondo intervento in un’area di circa 8mila metri quadrati, sede di una società di trivellazioni, dove erano presenti ingenti quantità di rifiuti di diversa tipologia: contenitori metallici danneggiati, batterie esauste, parti meccaniche e mezzi fuori uso, depositati in assenza delle prescritte autorizzazioni. La gravità delle condizioni riscontrate dal personale della guardia costiera turritana ha condotto la procura della repubblica a disporre il sequestro preventivo anche di questo sito.

I controlli ambientali rientrano nell’ambito dell’operazione di vigilanza ambientale “Waste Chains”, organizzata dal centro nazionale ambiente del comando generale del corpo delle capitanerie di porto e condotta localmente dal 27 ottobre al 5 dicembre dalla Capitaneria di Porto Torres sotto il coordinamento della direzione marittima del Nord Sardegna.

«I risultati ottenuti costituiscono un rilevante contributo all’efficace contrasto delle sempre più diffuse condotte illecite in materia ambientale – spiega il capitano di fregata Mirko Orrù – e confermano la centralità dell’azione della guardia costiera nella tutela dell’ambiente marino, costiero e territoriale».