Sassari, arte e memoria: al Canopoleno il Premio Aligi Sassu
Studenti protagonisti della prima edizione del concorso dedicato al maestro nel 25° anniversario della scomparsa
Sassari Si è conclusa con successo la prima edizione del “Premio artistico Aligi Sassu 2025”, evento che ha onorato il venticinquesimo anniversario della scomparsa del grande maestro, organizzato dal Convitto Nazionale Canopoleno di Sassari in stretta sinergia con la “Fondazione Helenita e Aligi Sassu”.
L’iniziativa, che ha visto anche la partecipazione entusiasta dell’Istituto Comprensivo di Thiesi, ha trasformato l’Aula Magna del Canopoleno in un palcoscenico di creatività e memoria. La giornata clou di oggi, mercoledì 17, ha visto gli allievi del primo ciclo – dalla scuola dell’infanzia, alla primaria fino alla secondaria di primo grado – come veri protagonisti di una conferenza-dibattito sull'artista, culminata nell’emozionante cerimonia di premiazione.
Il tema prescelto per questa edizione, “I cavalli”, ha offerto agli studenti un fertile terreno di indagine, intrecciando la figura equina con il mondo dell’arte, della storia, della religione, della letteratura, delle tradizioni sarde e del mito.
Gli oltre cento elaborati pervenuti sono stati sottoposti al vaglio di un'apposita commissione nei giorni scorsi. Il livello di padronanza tecnica, l’aderenza al tema, l’originalità e l’efficacia del messaggio hanno reso ardua la scelta dei vincitori, ma hanno testimoniato il grande talento espresso dai giovani partecipanti.
L’apertura della cerimonia è stata affidata al Rettore Stefano Manca, che ha voluto sottolineare il valore pedagogico e culturale dell’evento, collegandosi anche in videoconferenza con Vicente Sassu, figlio dell'artista, che ha inviato i suoi calorosi saluti ricordando la figura paterna.
Il Rettore Manca ha accolto i presenti con un discorso che ha toccato le corde dell’identità e dell’educazione artistica: «Oggi abbiamo raggiunto l’apice di un progetto che ha infuso nuova linfa nelle nostre aule. Il Premio Aligi Sassu non è stato solo un concorso, ma un viaggio educativo nel cuore pulsante dell’arte italiana e sarda. Guardare questi elaborati, questa esplosione di creatività e originalità, ci ha confermato che l'eredità di Sassu – quella forza cromatica, quell'amore per il mito, per il movimento, incarnato dai cavalli – vive forte nei nostri ragazzi. Il Canopoleno, in collaborazione con la Fondazione Helenita e Aligi Sassu, ha voluto onorare la memoria di un grande, offrendo ai nostri studenti la libertà di esprimersi. I disegni, che da oggi entrano a far parte del patrimonio del Convitto, sono il segno tangibile di una scuola che crede nell’arte come veicolo di conoscenza e di espressione dell’anima. La partecipazione è stata massiccia e la qualità dei lavori ha superato ogni aspettativa. Siete stati tutti vincitori in questo processo creativo».
Apprezzati sono stati anche gli interventi del sindaco di Thiesi Gianfranco Soletta, della Dirigente dell’Istituto comprensivo di Thiesi Federica Cappai, e dei relatori Stefano Ruiu e Mario Matteo Tola.
Subito dopo la premiazione delle classi vincitrici e dei singoli allievi che si sono distinti per “Efficacia del messaggio” e “Creatività”, l’intervento dell’insegnante Rita Spina, referente per l'iniziativa, ha portato in primo piano l'aspetto emotivo e didattico: «Vedere i nostri allievi affrontare un tema così complesso, 'I cavalli' come simbolo e metafora che va oltre la semplice rappresentazione animale, è stato estremamente gratificante. Hanno saputo intrecciare la pittura con la storia del mito di Pegaso, con le tradizioni della Sardegna, con le suggestioni della letteratura. La nostra commissione ha valutato ogni opera con rigore, tenendo conto della padronanza tecnica e della capacità di aderire al tema in maniera innovativa. Ma la vera vittoria è stata vedere la loro partecipazione attiva, la loro capacità di discutere delle proprie scelte artistiche e, durante la conferenza, di porre domande acute e riflessive sull'arte di Sassu. Questo premio ha risvegliato in loro un senso critico e una passione per il bello che nessuna lezione frontale avrebbe potuto instillare. Ogni elaborato è stato un atto d'amore verso l'arte e verso la nostra terra».
L'evento si è concluso con una applauditissima esposizione dei disegni nell'atrio del Canopoleno, dove le opere sono state ammirate dai presenti, consolidando la promessa di fare del “Premio artistico Aligi Sassu” un appuntamento fisso dedicato alle future generazioni di artisti in erba.
