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Economia del mare

Porto Torres, il maxi travel lift è pronto al debutto: svolta per la cantieristica

di Gavino Masia
Porto Torres, il maxi travel lift è pronto al debutto: svolta per la cantieristica

Andata a buon fine l’operazione di collaudo. Lo scalo di alaggio è costato 5 milioni 600mila euro

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Porto Torres Il traffico diportistico nel nordovest della Sardegna avrà a disposizione - dai primi mesi del prossimo anno - una nuova struttura per il varo delle imbarcazioni all’interno del porto industriale. Nei giorni scorsi è infatti andata a buon fine la prova finale del collaudo del travel lift da 700 tonnellate: l’infrastruttura è composta da un bacino di 40 metri di lunghezza e 14 di larghezza. Il collaudo è stato realizzato attraverso il sollevamento di una imbarcazione di 750 tonnellate.

Lo scalo di alaggio è stato finanziato con 3 milioni e 100mila euro di fondi comunitari Fsc su un importo complessivo di circa 5 milioni e 600mila euro. La sua entrata in funzione potrà soddisfare le esigenze del fiorente comparto della cantieristica nautica del nord ovest, che attende già da qualche anno proprio l’entrata in funzione del travel lift per completare tutti i servizi per le imbarcazioni della nautica da diporto e yacht e pescherecci di grandi dimensioni.

L’ultima operazione necessaria – che verrà decisa dal nuovo presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna, Domenico Bagalà – dovrebbe essere quella del bando ad evidenza pubblica per l’assegnazione della struttura. Nei primi mesi del 2025 il traffico diportistico aveva registrato un incremento del 15% rispetto ai numeri della stagione precedente secondo i dati di Assonautica Nord Sardegna, con un aumento delle barche in transito all’Asinara, a Stintino, a Porto Torres e ad Alghero. Numeri importanti per lo scalo turritano in considerazione della sua posizione baricentrica proprio sulla rotta del grande traffico delle imbarcazioni da diporto nel Mediterraneo occidentale.

I proprietari dei mega yacht scelgono le mete di destinazione anche in funzione nei servizi offerti nei porti di approdo. Tra cui la presenza di un travel lift delle dimensioni di quello realizzato nel porto industriale, che una volta entrato effettivamente in funzione diventerà un valore aggiunto importante nell’elenco che i servizi portuali turritani mettono a disposizione.

Un imprenditore stintinese, Angelo Benenati della Ib Group, due anni fa ha acquisito all’asta un capannone nella zona industriale della Marinella per realizzare un cantiere nautico di rimessaggio per grandi imbarcazioni. Un’area che ha una estensione di 6mila e 500 metri quadri di superficie coperta e 20mila metri quadri di piazzali: un investimento a Porto Torres sia per le aree fronte mare importanti per lo sviluppo dei cantieri nautici e sia per la grande dimensione dello scalo di alaggio: vicino alla darsena servizi, poco lontano dal cantiere ex Opt e strategico dal punto di vista della viabilità.

A Porto Torres è stato inaugurato nel 2024 anche un nuovo porto turistico con 300 posti barca per imbarcazioni fino a 35 metri e con una zona dedicata anche a yacht di lusso. Tra gli obiettivi della società che gestisce i pontili, la Cormorano Marina, quello di migliorare servizi e sicurezza e di inserirsi nel Piano regionale della portualità turistica che punta ad un incremento significativo di posti barca in Sardegna. Con fondi e progetti che prevedono anche la riqualificazione di aree e modernizzazione delle strutture per sviluppare il turismo nautico. All’attenzione dell’Adsp, tra l’altro, c’è anche un progetto della Cormorano Marina per incrementare i posti barca nello specchio acqueo tra ex Teleferica e banchina Dogana Segni.

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