La Nuova Sardegna

Sassari

Ecco la Sardegna del gusto

Pasquale Porcu

Ristoranti e vini dell'isola con La Nuova. In edicola la nuova edizione della guida arricchita e aggiornata con le ultime novità

06 luglio 2007
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Quella che arriverà in edicola domani sarà la terza edizione della Guida dei Ristoranti e dei vini della Sardegna della Nuova. Un volume notevolmente arricchito rispetto allo scorso anno e acquistabile a 7 euro e 90 in più oltre al prezzo del quotidiano. La Guida conterrà tutto il gusto dell’isola: ristoranti, agriturismo, botteghe del gusto, enoteche, produttori di vino e wine bar. Per ogni esercizio è indicato l’indirizzo, il numero di telefono, il giorno di chiusura settimanale, il sito internet, le carte di credito accettate. Non solo, il volume contiene anche 15 tavole a colori, dell’istituto Geografico De Agostini, che consentiranno a chiunque di arrivare alla meta senza problemi mentre un indice faciliterà la ricerca del ristorante più adatto alle vostre esigenze: dalle fasce di prezzo a quelli aperti la domenica, da quelli con spazio fumatori a quelli che dispongono di verande o spazi all’aperto.
 Chi la sfoglierà noterà come è mutato, anche in quest’ultimo anno, il modo di mangiare e di bere nella nostra isola. Il ridotto potere di acquisto dell’euro ha disegnato per i consumatori uno scenario più variegato della ristorazione sarda.
 Ora la situazione nel settore appare cambiata, la vita è diventata più dura anche per quegli operatori che fino a pochi anni fa dormivano sugli allori. E quindi, se da un lato un gruppo ristretto di locali ha continuato la propria marcia verso l’Olimpo della qualità, molti altri ristoranti hanno dovuto rivedere le proprie strategie, proponendo menu a prezzi fissi e formule in grado di attrarre fasce di clientela più vaste. Certo, la Sardegna gode ancora di un interesse formidabile da parte dei visitatori. Sono persone che cercano un mare pulito, una natura incontaminata, ma anche cibi diversi. Nella nostra isola è possibile assaggiare ancora pesci di mare e non di allevamento, carni che vengono da pascoli incontaminati, formaggi assolutamente inimitabili, oli extravergine di oliva che vincono i concorsi nazionali, pani, dolci e vini originalissimi.
 Ma attenzione a non credere che in tutti i ristoranti, trattorie, agriturismo della Sardegna siano presenti i piatti della tradizione. Spesso, purtroppo, è vero il contrario. Nel senso che, in molti locali, è facile trovare menu improvvisati e banali simili a quelli che potrete leggere anche in molti ristoranti della Penisola.
 E allora qual è la migliore ristorazione in Sardegna? Sicuramente quella che usa materie prime locali uniche e straordinarie. Una ristorazione che potete trovare sia in alcuni locali in città che in locali fuori dalle rotte tradizionali del turismo e anche negli agriturismo.
 La Guida di quest’anno sarà un utile strumento per i Gastronauti anche sardi: dalla Gallura alla Planargia, dal Sulcis al Logudoro.
 Qualche indirizzo, invece, non lo troverete più: qualche locale ha chiuso, qualcun altro ha cambiato gestione.
 Oltre ai ristoranti storici e quelli di maggior tendenza, ci sono locali magari minuscoli, spesso fortemente legati alla tradizione più che all’innovazione, tutti però hanno qualche motivo per meritare una segnalazione.
 Oltre che del mangiare questa guida si occupa del vino. E in questo settore si colgono importanti segnali di vivacità. Sono nate nuove aziende e sono usciti nuovi prodotti che hanno incontrato il favore degli appassionati. Il Vermentino di Gallura si afferma sempre di più tra coloro che sanno bere bene e impone all’attenzione dei buongustai uno straordinario vino che segna il ritorno in campo di Sebastiano Ragnedda. E intanto i Rossi sardi diventano più suadenti e reggono sempre meglio il confronto con bottiglie blasonate presenti da tempo sul mercato. Oltre agli ormai mitici Turriga, Terre Brune, Marchese di Villamarina e Capichera si affermano sempre di più le aziende di Usini, il Cagnulari diventa un vino di tendenza e il Carignano porta alla ribalta aziende che, senza tentennamenti, hanno scelto di puntare sull’eccellenza. Buone notizie vengono dalla Gallura con un crescente impegno nella ricerca e nel consolidamento dei mercati da parte delle cantine di Monti, Tempio, Berchidda, Olbia, Calangianus, Loiri-Porto San Paolo. Gratificanti i successi dei produttori di Cannonau di Mamoiada e dell’Ogliastra, ma anche di quelli di Sorso e Sennori. Mentre il mondo del Torbato (ormai prodotto solo in Sardegna) si arricchisce di una formidabile etichetta, Parallelo 41, che propone un riuscito matrimonio tra lo storico vino algherese e il Sauvignon. Anche le cantine del Cagliaritano e dell’Oristanese segnano importanti affermazioni Di questa continua crescita del settore vitivinicolo la Guida cerca di dare un quadro sempre più puntuale.
 
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