La Nuova Sardegna

Gli incontri con i partner

Dagli hacker alle campagne intelligenti: gli studenti del Polo Tecnico Devilla alla scoperta di Abinsula – VIDEO

di Davide Pinna
Dagli hacker alle campagne intelligenti: gli studenti del Polo Tecnico Devilla alla scoperta di Abinsula – VIDEO

L’eccellenza dello sviluppo tecnologico ha 170 dipendenti: «Restare in Sardegna? Si può»

2 MINUTI DI LETTURA





Mostrare ai ragazzi che si può lavorare nella tecnologia anche in un’isola come la Sardegna, finendo a lavorare per colossi come Ferrari o Lamborghini. È stato questo uno dei temi centrali nell’incontro fra gli studenti del Polo tecnico Devilla, accompagnati dalla docente Alessandra Costini, e gli ingegneri di Abinsula. Un viaggio nella sede dell’azienda di viale Umberto, introdotto da Antonio Solinas, responsabile ricerca e sviluppo della società specializzata nello sviluppo di software, Antonio Solinas.

I ragazzi hanno ascoltato con attenzione, quando Solinas ha raccontato di Abissi, un’azienda del gruppo Abinsula composta interamente da hacker: «Il loro compito è mettere alla prova i sistemi di sicurezza. Per esempio uno dei test li ha visti impegnati a riscaldare i sedili di un auto blindata in corsa, costringendo chi c’era dentro ad abbassare i finestrini, vanificando così la blindatura». Ma anche quando si è parlato di una sinergia curiosissima: «Una azienda che produce campane e che affonda le sue radici nel 1500, ci ha commissionato la realizzazione di una piattaforma per controllare le campane da remoto, perché non voleva più inviare i propri tecnici sui campanili in giro per il mondo. Fra poco, l’azienda invierà a tutte le chiese collegate, grazie a quella piattaforma, le melodie natalizie».

Piccole curiosità che mostrano le infinite potenzialità di un lavoro che è legato al cosiddetto Internet of things, l’internet delle cose. «Nel mondo ci sono 5 miliardi di umani connessi, ma 70 miliardi di dispositivi in rete» ha spiegato Solinas. In queste infinite potenzialità, c’è una certezza: anche chi vive in Sardegna può dire la sua. «Siamo nati nel 2012 dall’idea di cinque ingegneri, tutti con più o meno 15 anni di esperienza e che sono voluti tornare qui» ha raccontato Solinas. Una storia condensata nel nome: «Abinsula, che in latino vuol dire “dall’isola”». Ed è andata proprio così, partita da una stanzetta a Sassari, oggi l’azienda ha più di 170 dipendenti, con sedi anche a Cagliari, Reggio Emilia, Torino e Barcellona, un valore della produzione di 20 milioni e un investimento sulla ricerca di 2,5 milioni.

Primo Piano
Operazione Caballero

Traffico e spaccio di cocaina dalla Spagna alla Sardegna: 30 persone sotto accusa ad Alghero

Le nostre iniziative