La Nuova Sardegna

Sport

Niente finale playoff per la sorprendente squadra barbaricina

La Supramonte Orgosolo sfiora la promozione in A2

Serenella Mele

19 ottobre 2011
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 ORGOSOLO. La Polisportiva Supramonte Orgosolo si fa onore nel softball nazionale e arriva ad un passo dalla promozione in serie A2. La società ha vinto il campionato di serie B regionale, accedendo di diritto alla disputa dei playoff promozione. Per un solo punto subìto la Polisportiva Supramonte non arriva a giocare la finale che aveva anche la possibilità di vincere, non fosse altro che per le brillanti gare disputate nell'arco della stagione. Il 3 e 4 settembre a Milano si è visto del buon gioco, almeno finchè la pioggia ha permesso di giocare. Durante la gara contro il Bovisio, in vantaggio al quinto inning sul 5-1 la gara viene sospesa per la pioggia. Rinviata al giorno dopo, riprende concludendosi sul 7-2 per l'Orgosolo. Bovisio presenta un reclamo ufficiale alla FIBS, appellandosi alle regole federali che impongono di riprendere da zero una gara sospesa. Mentre invece la Commissione Organizzativa Gare, affermava che in occasione di tornei come i playoff, il regolamento consente di riprendere la gara dal risultato acquisito fino al momento della sospensione. Il giudice unico della Federazione accoglie il ricorso del Bovisio e fa ripetere la partita dopo una settimana, senza tenere minimamente presente la normativa della Commissione Gare.  Orgosolo più determinata che mai vince 5-3 la prima gara, ma nella differenza punti subìti si rileva un punto in più a danno della squadra sarda che si vede così privata della legittima soddisfazione di una finale promozione.  «L'amarezza più grande - dichiara il coach Ivan Soro - è che l'arbitro ci ha letteralmente negato due punti. Nella partita contro il Rovigo, che abbiamo perso 8-7, siamo stati penalizzati in modo plateale dall'arbitro proprio nella fase decisiva della gara». L'ottimo lavoro del manager cubano Luis Garcia, un interessante settore giovanile guidato da Maria Assunta Mereu e Pasqualina Dessì, con diversi elementi che farebbero molto bene anche in un campionato di categoria superiore, allenamenti quasi quotidiani prima dei playoff, in piena estate: avrebbero meritato quanto meno il rispetto delle regole e la giusta interpretazione da parte di chi ha il ruolo di farle rispettare. In buona fede e secondo i canoni dello spirito sportivo, arbitri inclusi. La Polisportiva Supramonte di Orgosolo ha lottato sul diamante, dopo aver affrontato i sacrifici che solo le squadre sarde possono capire: dal dormire in una tenda, al mangiare a proprie spese.
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