La Nuova Sardegna

Sport

E per due ore stop alla campagna elettorale

di Luigi Soriga
E per due ore stop alla campagna elettorale

Politici e amministratori hanno sofferto e gioito insieme alla squadra di tutta la Sardegna

10 febbraio 2014
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SASSARI. Anche tra i politici batte un cuore sportivo.

Francesco Pigliaru. «Grande vittoria e grande orgoglio. Oggi vorrei essere a Sassari per partecipare, nelle strade e nelle piazze della mia città, alla gioia per questo meraviglioso risultato. Come in molti sanno seguo soprattutto il calcio, ma la Dinamo è speciale. Da giovane sassarese sono sceso in campo anche io con quella maglia, anche se nella pallavolo. Ogni volta che posso seguo le partite e mi emoziono sempre, oggi più che mai. Per una volta mi sia concesso un po' di campanilismo: “semmu di Sassari e semmu li più forthi!”

Ugo Cappellacci. «Posseggo due telefonini: in uno ho la cover del Cagliari e nell’altro quella della Dinamo. In Sardegna da questo punto di vista siamo fortunati. Abbiamo il privilegio di avere sport per tutti i gusti. Quella di oggi è una vittoria grandissima che ci rende super orgogliosi. Un risultato a tutto tondo, vittoria corale che premia il lavoro di squadra, di Sacchetti, della società e della presidenza. Io amo lo sport: da piccolo ho fatto arti marziali, ma anche un po’ di basket».

Gianfranco Ganau. «Come fai, dopo una vittoria così, a non andare a festeggiare alla Club House della Dinamo e a non berti una birretta? Dopo tanti anni finalmente è arrivata una vittoria importante. E’ stata una cosa bellissima, un risultato conquistato con merito e con grande autorevolezza contro una squadra titolata come Siena».

Alessandra Giudici. «Ho seguito la partita a casa davanti al televisore. Eravamo immobili, impietriti, per un’ora siamo rimasti congelati nella stessa posizione. Presente la serie tv Csi Miami, quando disegnano con il gesso la postura del cadavere per terra? Noi eravamo così, fino al salto di gioia quando l’arbitro ha fischiato la fine. E’ una squadra sorprendente, penso che l’aggettivo più giusto sia questo. Non si smentisce mai e non bisogna mai dare nulla per scontanto, perché la Dinamo è sempre capace di un colpo di reni che la fa risollevare dalle difficoltà.

Sergio Milia (ex play della Dinamo). «Questa vittoria era inimmagimabile. Ma a guardarla meglio è il frutto di un lavoro fatto bene e portato avanti con grandi capacità manageriale. Sardara è stato bravo a mettere su un progetto che funziona anche sotto il profilo identitario. C’è un’isola intera che ora si riconosce nella squadra. Penso che anche la Regione, con il suo sostegno, ci abbia messo un pizzico del suo».

Alessandra Zedda (ex giocatrice in B). «Una emozione indescrivibile, oggi abbiamo scritto la storia. Una pagina a colori meravigliosa e penso che sia il primo grande successo di una lunga serie. Credo che i giocatori siano pronti per altri traguardi. Della squadra mi piace tutto: l’approccio, la chimica e anche il modo di perdere. Se devo scegliere proprio un giocatore, direi Drake Diener. Ma non perché segna tanti canestri, ma perché è uno di quelli che anche se è in un momento di grande difficoltà, è sempre capace di ricaricarsi e risorgere».

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