Marinerie di tutta l’isola in campo per provare a rilanciare la vela latina
SASSARI. L’AssoVela di Porto Torres ha organizzato un importante incontro sulla vela latina. Lorenzo Nuvoli, segretario di AssoVeLa, ha aperto il simposio mettendo subito il dito nella piaga: «Se...
SASSARI. L’AssoVela di Porto Torres ha organizzato un importante incontro sulla vela latina. Lorenzo Nuvoli, segretario di AssoVeLa, ha aperto il simposio mettendo subito il dito nella piaga: «Se tutti noi ci troviamo qui, senza le barche, vuol dire che è successo qualcosa di grave». Durante l'incontro, a cui hanno preso parte organizzatori, dirigenti sportivi, armatori e appassionati di questa attrezzatura velica, si è ragionato su cosa si possa e debba fare per rilanciare un armo dalle radici antiche, incentivando la partecipazione agli eventi velici che gli sono dedicati. Purtroppo infatti il 2013 ha segnato un calo preoccupante delle presenze a mare durante le regate. Poco più di una decina di barche hanno partecipato al campionato nazionale di gozzi e lance disputato in giugno ad Olbia e solo una ventina son scese in acqua a fine agosto a Stintino per la Regata della Vela Latina, una manifestazione che in passato era arrivata a raggiungere le cento barche iscritte. Un vero fiasco si è poi registrato a Palau-Porto Rafael in occasione del campionato nazionale dei velieri, al quale hanno preso parte appena quattro barche. L'iniziativa dell'AssoVela turritana è stata quindi quanto mai opportuna ed una sala gremita è stata il segno della volontà di impegnarsi per risollevare le sorti di quest'armo, che fa parte delle tradizioni marinaresche della Sardegna e che, proprio nella nostra isola, ormai oltre trent'anni fa a Stintino, ha conosciuto il suo rinascimento.
«Ognuno di noi ha una responsabilità nei confronti della Vela Latina -, ha proseguito Nuvoli - chi organizza regate o dirige associazioni, l’armatore e il singolo componente dell’equipaggio».
L'iniziativa di AssoVela è stata una prima occasione di dialogo con lo scopo preciso di cercare delle soluzioni, di riallacciare contatti e relazioni, superando anche le divisioni e le incomprensioni del passato. Tra le proposte quella di lavorare ad un unico regolamento condiviso da tutti, con una suddivisione in due macro classi, Regata e Tradizione, la richiesta di un minor tecnicismo nei regolamenti e di una diminuzione dei costi per tessere e tasse di iscrizione.
E’ stata poi segnalata la necessità di creare manifestazioni di qualità che incentivino la partecipazione, con eventi di carattere culturale a margine delle regate. «Quest’incontro apre uno spiraglio per fermare il declino della vela latina», ha affermato Pietrino Fois, armatore della spagnoletta Liberata, che ha detto di apprezzare la proposta di creare due categorie perché «permetteranno ad equipaggi familiari di ritornare a veleggiare con naturalezza, senza troppe pressioni e costi eccessivi, e agli agonisti di esprimersi al meglio in classe regata». In sala erano rappresentate le principali marinerie dell’isola: Stintino, Carloforte, La Maddalena, Alghero, Castelsardo, Calasetta, oltre naturalmente a Porto Torres. Presenti, tra gli altri, Marcello Schirru e Salvatore Scopelliti dell’Associazione Italiana Vela Latina ed Antonello Marras della Compagnia delle Vele Latine di La Spezia.
Antonio Mannu