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Con i Diener è tutto un altro Banco

di Roberto Sanna
Con i Diener è tutto un altro Banco

La nota più bella di sabato è stato vedere i due cugini: con loro al top del rendimento il finale di stagione è tutto da scrivere

22 aprile 2014
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SASSARI. Rivedi Travis e Drake incendiare il parquet come solo loro sanno fare e vai via comunque col sorriso, perché con due così tutto è davvero possibile. Il lato più bello della partita di sabato contro l’Acea Roma è proprio questo, tutto il resto passa in secondo piano. Si possono fare tante congetture, ci si può avvitare in mille calcoli e pensieri, si può provare anche a leggere il futuro, ma alla fine la Dinamo più bella ed efficace resta quella con i Diener a pieno regime. Restano ancora margini e zone d’ombra, anche un po’ di rimpianti se vogliamo, l’importante è comunque vedere certi sprazzi. Anche in difesa: il Banco ha chiuso con 71 punti subiti e non va dimenticato che ha anche staccato colpevolmente la spina a 5’ dalla fine, sull’82-58.

I rimpianti e l’obiettivo. Siena ha perso a Caserta e la classifica vede, dietro Milano, un gruppetto a 36 punti con Cantù, Brindisi e Siena, il Banco insegue a 34. Incredibile, a questo punto, quanto stia facendo la differenza lo 0-2 contro la Montepaschi maturato in circostanze discutibili (una sconfitta arrivata in un giorno di lutto e un’altra maturata con un arbitraggio non bellissimo e due match-ball falliti negli ultimi secondi) e per un totale di tre punti. Il Banco può puntare, realisticamente, al quarto posto e quindi deve fare la corsa su Brindisi che sarà a Sassari all’ultima giornata. Cantù è quella che ha il calendario migliore, domenica però c’è Siena-Brindisi e potrebbe esserci un’altra ammucchiata. In questo grande equilibrio un’avversara vale davvero un’altra, nei playoff, ma solo al primo turno. Perché giocare una semifinale contro Milano invece che con Cantù, Brindisi o Siena, non è la stessa cosa.

Le zone d’ombra. Intanto la condizione di Gordon, che oggi dovrebbe riprendere almeno a correre dopo tanta piscina. Con lui in forma e motivato il Banco ha qualcosa in più, non c’è dubbio, ma questa sua seconda puntata sassarese non è ancora andata come tutti speravano e volevano e anche per lui, come per Eze (che finalmente sabato ha fatto qualcosa di veramente importante per la squadra) l’appuntamento è per i playoff. Poi c’è da recuperare il miglior Thomas, un altro giocatore del quale non si può fare a meno tanto facilmente. Vero che se Meo decide per i tre piccoli qualcuno deve pur sedersi in panchina, però Black Jesus non sempre è quello del gfrone di andata, quando era il migliore del campionato nei recuperi e nel plus/minus. Anche lui sembra destinato a trovarsi meglio nel basket fisico dei playoff e del resto la Final 8, ovvero tre gare molto simili ai playoff, lo ha visto protagonista.

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