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La regina va in campo per sentirsi viva

La società campione d’Italia in carica sparirà e vuole lasciare il segno, ma la Grissin Bon non si sente vittima predestinata

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SASSARI. Siena in questi playoff non gioca partite da vita o morte, gioca solo per la vita perché la società è già defunta e condannata all’estinzione, e ai pluricampioni d’Italia non resta altro da fare che riprovarci. Squadra ridimensionata in avvio di stagione e ancora di più quando (dopo Moss, in avvio) ha deciso di passare il gioiello Hackett al super avversario Milano, ha traballato a lungo eppure è ancora lì, parte dal secondo posto e vuole sentirsi viva.

Siena, una delle squadre meno italiane del campionato, rinnova la sfida a Reggio che invece è una delle più tricolori. A decidere sarà probabilmente la solidità difensiva e la Montepaschi ha la migliore difesa del torneo, con appena 70.5 canestri subiti per gara, mentre ha un attivo di quasi 77 a partita. Fra Reggio e Siena nella stagione regolare è finita 1-1 (67-59 in Emilia e 65-55 a Siena), e a non dimenticare il precedente sono soprattutto gli emiliani. La squadra di Marco Crespi ricorda invece che anche l’anno scorso era considerata seconda scelta, dopo Milano. E invece...

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