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Ma i giocatori avevano sposato il progetto

Daniele Conti e Andrea Cossu, classe ’79 e ’80, saputo dell’arrivo di Zdenek Zeman sulla panchina del Cagliari, avevano anticipato il ritiro interrompendo le vacanze in Costa Smeralda. Crisetig e...

24 dicembre 2014
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Daniele Conti e Andrea Cossu, classe ’79 e ’80, saputo dell’arrivo di Zdenek Zeman sulla panchina del Cagliari, avevano anticipato il ritiro interrompendo le vacanze in Costa Smeralda. Crisetig e Fariàs si erano detti sin da subito ben felici di lavorare con vate dell’offensivismo. Balzano e Capuano conoscevano e menadito l’abc dell’allenatore boemo per averlo avuto a Pescara. L’addio di Zeman colpisce un gruppo che ha aderito pienamento al progetto tattico, inclusi i protagonisti più giovani come Donsah e Caio Rangel.

Ma anche giocatori più esperti, come Rossettini e Dessena, e arrembanti, come Ibarbo, per non dire di Sau, che con l’allenatore di Praga è esploso a Foggia, si sono ritrovati coesi attorno a una nuova filosofia di gioco e di comportamento.

Peccato che alla lunga l’integralismo atletico professato dall’allenatore boemo, con carichi piuttosto pesanti imposti sin dal primo giorno di ritiro in montagna, abbia rotto l’incantesimo.

E peccato che la risposta tattica sia stata conseguenza sia dell’affaticamento smaltito in maniera non ottimale, sia dei cambi di registro che nel modulo. (m.fr.)

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