Mister, dica ventitré. Tutti i valzer in rossoblù dal 1992 a oggi
CAGLIARI. Ventidue campionati, ventiseri allenatori, ventitré esoneri. I numeri di Massimo Cellino sembrano irripetibili ma anche l’era Giulini comincia bene. Zdenek Zeman ha resistito sulla...
CAGLIARI. Ventidue campionati, ventiseri allenatori, ventitré esoneri. I numeri di Massimo Cellino sembrano irripetibili ma anche l’era Giulini comincia bene.
Zdenek Zeman ha resistito sulla panchina rossoblù sedici partite. Cinque mesi e qualche giorno vissuti con grande passione ma risultati troppo magri per evitare la cacciata.
E così anche il boemo si aggiunge alla lista dei mister transitati negli ultimi venti anni sulla panchina del Sant’Elia.
In questo lungo rosario di tecnici ci sono da sottolineare in rosso i nomi dei pochi che se la sono scampata: Carletto Mazzone, Bruno Giorgi, Renzo Ulivieri, Beppe Materazzi, Edy Reja e Giorgio Melis. Sei allenatori che hanno evitato l'esonero per diversi motivi.
In particolare, Carletto Mazzone, primo allenatore dell'era Cellino nel 1992-93, completò prendendo il posto di Gregorio Perez anche la sfortunata stagione 96-97 terminata con la retrocessione in B dopo lo spareggio contro il Piacenza a Napoli. Ma anche Bruno Giorgi, allenatore gentiluomo che primo portò il Cagliari in semifinale Uefa nel 1994 e poi raccolse la pesante eredità del Trap nel 95-96. Va sottolineato anche che l'allenatore più «longevo» è stato Giampiero Ventura. L'attuale tecnico del Torino arrivò a Cagliari, caduto in serie B, dopo una splendida galoppata con il Lecce, portato dalla serie C alla serie A. Guidò subito i rossoblù in A nel torneo 1997-98 e conservò il posto, incredibile ma vero, per tutta la stagione successiva in A (1998-99), anche se conquistò la salvezza matematica solo all'ultima giornata.
Due campionati interi, un evento che non si era mai verificato per un tecnico di Cellino, nè prima e nè dopo.
Nella tagliola sono caduti nel 1995 Giovanni Trapattoni, che diventò successivamente commissario tecnico della nazionale (non solo azzurra), e Roberto Donadoni, nel 2012, che invece allenatore della nazionale lo era stato due anni prima.
La stagione più prolifica di comunicati ufficiali nei quali si liquida l’allenatore ringraziandolo per il lavoro svolto e gli si augura ogni fortuna è stata quella del 2005-2006 con tre esoneri e 4 allenatori in panchina: Attilio Tesser, Daniele Arrigoni, Davide Ballardini e Nedo Sonetti, con la curiosità che i primi tre cambi sono andati in scena nell'arco delle prime tre giornate. L'esonero record è stato però quello di Nedo Sonetti rispedito a casa da Cellino durante la preparazione estiva del torneo cadetto 2002-2003 e sostituito con Ventura.
Rapidissimo anche l'esonero di Gigi Radice nel torneo 1993-94. Gli fu dato il benservito alla vigilia della prima di campionato, sul neutro di Bologna contro l'Atalanta che travolse i rossoblù. Radice sedette ugualmente in panchina, ma poi fece direttamente fagotto, sostituito da Giorgi. Nel gruppo degli esonerati ci sono anche quelli che sono stati cacciati due volte e cioè Marco Giampaolo, Nedo Sonetti e Davide Ballardini.