Coni-BPer, un accordo per lo sport
Finanziamenti a tasso agevolato a patto che si acquisti anche un defibrillatore
CAGLIARI. La salute di un quinto dei sardi al centro della stretta di mano tra Coni e BPer. Un accordo che marca il territorio in ambito nazionale anche per l’etica del mondo dello sport. Il Comitato olimpico regionale fa gol grazie all’assist della Federcalcio sarda, che per prima ha stipulato l’accordo con il gruppo bancario emiliano. Insomma, azione da manuale. Denari utili per attrezzatura e iscrizione ai campionati. Ma anche un balzo verso un universo più sicuro e protetto: il prestito va in porto solo se le società di calcio acquistano un defibrillatore.
Di fatto, l’intesa siglata da Gianfranco Fara e Ivano Spallanzani, presidenti del Coni e della Banca di Sassari, con il Banco di Sardegna sotto l’ombrello Bper, supera l’asticella di una sana civiltà, sportiva e no. Un traguardo mica male. Per gli sportivi isolani si profila un facile accesso al credito con fondi fino a 15mila euro a tasso agevolato.
«Le società soffrono, alle prese con le iscrizioni ai campionati e a una crisi che non allenta, la possibilità per i dirigenti di poter accedere ai fondi con la certezza di dover acquistare un defibrillatore, è un passo prezioso» dice Fara.
Spallanzani rilancia: «Siamo pronti a fare la nostra parte con sensibilità e tempismo. Lo sport rappresenta un insieme di valori, ci piace l’idea di contribuire a rafforzarli».
Da Claudia Firino un’apertura interessante. «Mi piace questo accordo e la filosofia che lo sostiene. Possiamo - dice l’assessore regionale allo sport - avallare il rafforzamento di queste azioni sul territorio a favore dei cittadini che fanno sport, dei giovani e delle loro famiglie».
Insomma, cieli sereni e propositivi. «L’uso puntuale del defibrillatore evita morti certe e l’impiego non richiede conoscenze sanitarie specifiche» spiega Marco Scorcu, presidente dei medici sportivi sardi.
Da Giorgio Barbolini (capo mercati Bper) rassicurazioni sui tempi: «In pochi giorni si ha il prestito». Lucio Panti, direttore generale Banca di Sassari, rimarca: «Un accordo di pregio per una Sardegna che cresce, in campo e fuori».
Mentre Martino Mulas, direttore relazioni esterne Banco di Sardegna, accelera: «I nostri quattrocento sportelli sono a completa disposizione degli sportivi sardi».
Soddisfatta anche Sabina Contu, al lavoro sulla nuova legge per lo sport sardo: «Un’azione positiva».
Mario Frongia