La Nuova Sardegna

Sport

Tutto Cagliari
Calcio serie B

Il tecnico del Cagliari Rastelli avverte i suoi: "Col Latina sarà una battaglia durissima"

L'allenatore del Cagliari Massimo Rastelli
L'allenatore del Cagliari Massimo Rastelli

Il mister rossoblù sa che di fronte ci sarà un avversario imbattuto: "Voglio una squadra concentrata e determinata. Chi gioca? Ci sto pensando".

25 settembre 2015
2 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. L'allenatore del Cagliari Massimo Rastelli tiene alta la guardia in vista della partita di domani, sabato 26: "Il Latina è una squadra di squadra di prima fascia. Questa sarà la terza partita in una sola settimana, ma abbiamo il vantaggio di avere un organico ampio".

Il tecnico sugli avversari è abbastanza chiaro: "È una squadra ben costruita, con un'ottima organizzazione di gioco e che può contare su elementi di grande esperienza. Iuliano è riuscito a trarre cose molto positive dai suoi. Non è un caso se finora sono imbattuti. E poi martedì hanno vinto la prima partita dopo tre pareggi, questo gli trasmetterà una carica speciale. Dovremo stare attenti".

L'approccio dei rossoblù dovrà essere ottimale: "Non possiamo abbassare la tensione, tutti avranno la possibilità di dare il proprio contributo quando arriverà il loro momento. Non dobbiamo guardare la classifica, è ancora presto. La cosa importante è essere lassù a maggio. E' chiaro che noi puntiamo a mettere tanto fieno in cascina ma un primo bilancio si potrà fare al termine del girone di andata".

Quando la conferenza sta per volgere al termine, il mister trova il tempo per elogiare il lavoro dei più piccoli: "La Primavera sta facendo un ottimo lavoro, il merito è soprattutto di Mario Beretta e di Max Canzi. Mario sta portando a Cagliari i migliori talenti sardi, Max è un allenatore di esperienza ed è molto preparato. Siamo solo all'inizio, ma se il buongiorno si vede dal mattino...".

Primo piano
Chiesa

Prete scomunicato dal papa, il vescovo Gian Franco Saba: «Abbiamo cercato di evitare questa soluzione dolorosa»

di Roberto Sanna

L'intervista

Il prete scomunicato da Papa Francesco: «Con Bergoglio nulla di personale, ma non è lui il vero pontefice»

Le nostre iniziative