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Il portiere esulta: «Due parate per la vittoria»

Il portiere esulta: «Due parate per la vittoria»

Il numero 1 di Santa Teresa è una garanzia. Bonacquisti: «Bello essere primi, grazie presidente»

21 dicembre 2015
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ARZACHENA. Il primo a presentarsi davanti ai taccuini dei cronisti tra i giocatori dell’Arzachena è il match winner Antonio Dedola. Il ventenne ex Fertilia e Torres commenta così il suo gol che ha deciso la partita. «Ho segnato un gol troppo facile – dice Dedola –, visto che ha fatto tutto Andrea Sanna, che ha saltato anche il portiere avversario e poi mi ha dato la palla per segnare a porta vuota. Chiudiamo questo 2015 al primo posto e penso che lo meritiamo perché siamo un ottimo gruppo, nonostante siamo una squadra che non è certamente tra le favorite per la vittoria finale di questo campionato di serie D».

Il capitano dell’Arzachena Danilo Bonacquisti si presenta in sala stampa di corsa perché non vuole perdere l’aereo per Roma che lo porterà a trascorrere le festività di fine anno a Ferentino, sua città natale in provincia di Frosinone. «Ci tenevamo a chiudere il girone di andata con una vittoria che ci avrebbe permesso di rimanere al primo posto e laurearci campioni d’inverno, anche se in condominio con il Rieti - dice Bonacquisti -. Volevamo la conquista dei tre punti anche per festeggiare il nostro presidente Menio Fiorini, che ha compiuto gli anni e penso che la squadra gli abbia fatto un gradevolissimo regalo di compleanno, come del resto anche un regalo per le festività di fine anno che trascorreremo in testa alla classifica».

Il protagonista assoluto è sicuramente Marco Ruzittu. Il ventiquattrenne estremo difensore di Santa Teresa è stato il migliore in campo e non solo per quel rigore parato al 95’. «E’ già la terza partita consecutiva in casa che subiamo un rigore contro - spiega il portiere -, ma è già due volte che riesco a respingere il tiro dagli undici metri degli avversari. Sono contento perché queste mie parate hanno permesso alla squadra di raccogliere due importanti vittorie». Hai compiuto negli ultimi dieci minuti contro la Viterbese almeno quattro parate salva risultato: qual è stata, secondo la tua opinione, la più difficile? «Sicuramente il tap-in di Neglia dopo che ho respinto il rigore, ma li ha sbagliato l’arbitro perché come ho allontanato il pallone del penalty doveva fischiare la fine. Ma l’importante è che, nonostante l’arbitro, non siano riusciti a segnare nell’occasione e noi abbiamo potuto festeggiare una vittoria importantissima contro una signora squadra». (p.m.)

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