La Tavoni pensa a un gran finale Medda: soddisfatti, ma che jella
SASSARI. I neroarancio del Tavoni Sant’Orsola riprendono gli allenamenti in vista della prossima gara della C Silver di basket che vedrà Alessandro Piras e compagni impegnati in trasferta sul parquet...
SASSARI. I neroarancio del Tavoni Sant’Orsola riprendono gli allenamenti in vista della prossima gara della C Silver di basket che vedrà Alessandro Piras e compagni impegnati in trasferta sul parquet di Elmas. I ragazzi di coach Antonello Sorci sono reduci dal riposo forzato dovuto a improvvisi problemi organizzativi della vicecapolista Esperia Cagliari che ha chiesto e ottenuto il rinvio della partita. Cinque le giornate che mancano al termine della regular season, i sassaresi sono quinti con una gara in meno, a -4 dalle seconde, ed è tempo di bilanci.
Il vicecoach Marco Medda, alla sua prima esperienza nel massimo torneo regionale, traccia un bilancio di questa sua esperienza: «Poter fare la mia prima esperienza da vice in una serie così importante – dice – non può che rendermi entusiasta. Non ringrazierò mai abbastanza Antonello Sorci e l’intera dirigenza del Sant’Orsola per avermi dato questa possibilità». Medda in passato ha allenato il mini basket delle Pleiadi Macomer dove è stato un punto di riferimento importante per i suoi piccoli giocatori. «Devo molto a quella società che mi ha permesso di fare esperienza, tanto che (fatte le dovute differenze) sto utilizzando al fianco di un coach preparatissimo come Sorci. Per quanto concerne la stagione del Tavoni – spiega Medda –, non possiamo che essere soddisfatti, anche se con meno infortuni e meno jella ora saremmo a stretto ridosso della capolista Su Stentu. Il campionato entra nella sua fase più importante, tutte le partite rimaste sono fondamentali per le prime posizioni di classifica, sono piccole finali. Speriamo solo che la sfortuna decida di cambiare zona, noi abbiamo già dato. Il Sant’Orsola è, per prestigio, la seconda squadra della Sardegna dopo i campioni della Dinamo, toccare con mano da vice coach questa bella realtà non ha prezzo».
Piero Garau