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Cagliari, la fantasia di Joao e Farias per fare il colpo a Cesena

di Roberto Muretto
Cagliari, la fantasia di Joao e Farias per fare il colpo a Cesena

I due brasiliani e Melchiorri dall’inizio, dubbi in difesa e a centrocampo

26 febbraio 2016
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CAGLIARI. Massimo Rastelli pretende che i suoi scendano in campo con la faccia cattiva. L’allenatore del Cagliari per tutta la settimana, come un martello pneumatico, ha detto ai suoi che la promozione in serie A è da conquistare. Lo ha fatto per tenere il gruppo sulla corda, evitare pericolosi rilassamenti. Il vantaggio sulla terza è cospicuo (13 punti) ma con quindici partite da giocare è meglio non dare speranze a chi insegue. Il piede dall’acceleratore potrà essere alzato solo quando la matematica dirà che il traguardo è raggiunto . Oggi venerdì 26 febbraio a Cesena (l’ultima volta in serie B nell’aprile del 1987, 1-0 per i bianconeri) i rossoblù sfidano una squadra in salute, che avrà diversi assenti ma viene da cinque risultati utili di fila ed è motivatissima. I playoff sono l’obiettivo dei romagnoli che hanno chiamato a raccolta i tifosi per un match considerato fondamentale. Al “Manuzzi” è previsto il tutto esaurito.

Nodi da sciogliere. Rastelli riflette. E’ il caso o no di fare turnover? Il mister rossoblù recupera Munari e potrebbe farlo giocare dall’inizio, lasciando Fossati davanti alla difesa. L’alternativa (considerato che Munari ha svolto solo due allenamenti col gruppo) è Colombatto. In questo caso l’argentino prenderebbe le redini del centrocampo (orfano di Di Gennaro), Fossati si sposterebbe a sinistra con Cinelli dalla parte opposta. I dubbi maggiori sono in difesa. Salamon e Krajnc non si toccano (Ceppitelli è ancora out), i terzini titolari nelle ultime gare sono stati Balzano e Barreca, oggi potrebbero lasciare il posto a Pisacane e Murru. Ma è solo un’ipotesi. Tutto deciso in attacco. Joao Pedro partirà trequartista, alle spalle di Farias e Melchiorri. Sau è pronto ma non ha ancora i 90’ nelle gambe.

Gli avversari. Le squalifiche di Perico, Capelli, Cascione e Ragusa pesano come un macigno. Non ci sarà nemmeno Garritano e questo complica ancora di più la vita al tecnico Drago. Il tecnico cambia modulo, si passa dal tridente al 4-3-1-2. Falco dietro Ciano e Djuric la soluzione più volte provata in settimana. Valzania, Sensi (sul talentino sono puntati gli occhi di molte big) e Kone a centrocampo avranno il compito di assicurare copertura e ripartire in velocità. Difficilmente si vedrà un Cesena all’arma bianca. Drago sa troppo bene che lasciare spazi ai rossoblù sarebbe letale.

Le parole di Drago. «Incontriamo la squadra più forte ma è una partita che vogliamo giocarci e provare a fare nostra». Il tecnico del Cesena rispetta tantissimo la capolista ma è fiducioso. «Dobbiamo giocare senza paura - aggiunge -. Abbiamo le potenzialità per fare bene e poco da perdere. Perchè che il Cagliari vinca qui, ci sta. Ma se vinciamo noi, avremo una grande carica per le prossime partite. Puntiamo ai playoff, è un traguardo alla nostra portata».

Pari abolito. E’ la sesta sfida ufficiale tra i due allenatori. Finora non hanno mai pareggiato: il bilancio vede leggermente in vantaggio Drago con tre successi contro i due di Rastelli. Mentre il mister romagnolo non ha mai battuto il Cagliari. L’unico precedente è la sconfitta del match di andata al Sant’Elia. Rastelli, invece, è al quinto confronto col Cesena: due le vittorie, un pareggio e un ko. Oggi spera di fare tris e mettere un altro mattone sulla strada che porta alla serie A.

L’arbitro. Al “Manuzzi” fischierà Gianluca Manganiello di Pinerolo. Una vittoria e un pareggio per il Cagliari con questo direttore di gara, un successo e una sconfitta per il Cesena. Poco fortunato il tecnico rossoblù con Manganiello: una sola vittoria, due sconfitte e due pari. Mentre il bilancio di Drago è in parità: tre successo e tre battute d’arresto. Il Cagliari si augura che oggi diventino quattro

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