Fideli (San Teodoro): a un passo dalla D? Stentiamo a crederci
Il presidente dei galluresi a poche ore dal grande match: «Siamo già contenti così. Per il futuro vorrei più pubblico»
SAN TEODORO. Lunedì sul campo di Sa Rodia a Oristano, il San Teodoro si gioca la possibilità di accedere in serie D. Il secondo posto alle spalle del Latte Dolce è arrivato dopo una stagione esaltante per l’undici di Tomaso Tatti. «Siamo davvero felici di aver ottenuto questo piazzamento in un campionato esaltante e difficile - dice il presidente Domenico Fideli - andando oltre gli obbiettivi prefissati. Stentiamo a crederci visto che a luglio, sembrava che la squadra non dovesse nemmeno iscriversi. Abbiamo vinto questa scommessa grazie all’ impegno e alla costanza di tutto lo staff».
Lei utilizza il termine “abbiamo”: al di là del suo altruismo, sono le persone come lei che alla fine fanno si che questi progetti vengano portati avanti.
«Purtroppo questo è il pensiero comune di molti - risponde Fideli -. Io vado controcorrente e sono del parere che conta molto il lavoro che viene svolto dietro le quinte. Mi ritengo fortunato e bravo allo stesso tempo per aver scelto i giusti collaboratori. Il San Teodoro, oltre alla prima squadra, ha anche un buon settore giovanile che con grossi sacrifici ha raggiunto ottimi risultati. Oltre a noi, in paese c’è anche un'altra società, “Li Maccioni”, che si è ben distinta ottenendo ottimi risultati. Tra i club c’è un ottimo rapporto e la stima è reciproca: grazie anche alla loro disponibilità non ci sono mai stati problemi per allenamenti e amichevoli».
Cosa è mancato per poter vincere il campionato?
«Nulla. Noi siamo contenti così. Anzi. Siamo andati oltre le aspettative iniziali e ne approfitto per fare i miei più sinceri complimenti al Latte Dolce e i migliori auguri per l’avventura in D».
Cosa si aspetta in futuro?
«Più partecipazione da parte di tutti: la squadra di calcio è un bene comune, va custodito e seguito dalla popolazione. I presidenti vanno e vengono, la squadra resta. Ringrazio l’amministrazione comunale per l’aiuto e la disponibilità e i tanti dirigenti che hanno permesso la permanenza per undici anni in Eccellenza».
Il San Teodoro ha un’ottima organizzazione societaria.
«Mario Azara e Paoluccio Sanna fin dall’ inizio sono stati al mio fianco, così come i dirigenti Massimo Bacciu, Marcello Eracli e Giovanni Bazzu mentre la squadra è stata affidata alle sapienti mani di mister Tatti, del suo vice Gianni Muresu, il mister dei portieri Marco Deiana e il massaggiatore Franco Pau mentre i rapporti tra società e squadra sono curati dal manager Edoardo Oggianu e dal segretario Aurelio Pittorra».
Sergio Secci