Sassari rilancia la Torres femminile
Un nuovo gruppo prova a ridare lustro a una squadra pluriscudettata ma lasciata affondare dall’ex patron Capitani
SASSARI. La Torres femminile si rimette in moto. Riparte da dove l’ha lasciata affondare Domenco Capitani, il timoniere che ha abbandonato una squadra pluriscudettata davanti alle prime difficoltà e che ha condotto sulle secche della serie D quella maschile. L’imprenditore di Cisterna non lascerà un gran ricordo tra i tifosi. Così, con Marco Sanna e i suoi ragazzi che cercano di non pensare al domani ma solo a chiudere bene il campionato, bisogna applaudire il tentativo di un gruppo di professionisti sassaresi di ridare vita almeno al settore femminile.
Il primo passo è stato fatto ieri con la nomina di un consiglio di amministrazione e l’elezione del presidente. Altri sono in arrivo, con la scelta dello staff tecnico, la ricerca degli sponsor e di un gruppo di ragazze che raccolga un’eredità pesante e provi a riportala agli splendori di un tempo. Il presidente della rinata Fc Torres femminile è Andrea Budroni, un commercialista che conosce bene il campo su cui si sta avventurando avendo seguito, per oltre un anno, la squadra maschile in Lega Pro. Budroni dividerà le responsabilità con il vice presidente Federica Meledina e con tre consiglieri di amministrazione: Daniele Pintus (un imprenditore sassarese che ha già ricoperto incarichi dirigenziali nella “vecchia” Torres), Adriano Piredda e Francesco Muggianu.
La società, in realtà, era già in costruzione per iniziativa di Federica Meledina che aveva messo insieme una ventina di ragazze tenendo viva, in questi mesi, la fiammella della speranza. Da ieri però la Torres femminile è di nuovo una realtà solida e concreta. La società ha avuto un primo contatto con l’amministrazione comunale, ha avvertito la Lega e ha avviato un giro di contatti con possibili sponsor.
Il neo presidente Budroni ha spiegato di aver accettato l’incarico perchè «alla base c’è un progetto serio, tanta passione e la volontà di riportare il calcio femminile sassarese in paradiso. Ho avuto qualche dubbio perchè questo non è un bel momento dal punto di vista economico ma alla fine mi sono convinto. Faremo una squadra in grado di disputare un buon campionato di serie B – ha continuato il presidente – sperando che la Lega ci ammetta nella serie cadetta. Nel frattempo lavoreremo sul settore giovanile. Siamo convinti che questa città abbia i mezzi e le qualità per poter fare bene anche nello sport. Deve solo convincersene. Bisogna ritrovare il coraggio e il segnale che vogliamo lanciare è proprio questo».
Una bella sfida che parte da una società che sembrava finita dopo la gestione Capitani e che invece potrebbe servire da esempio anche per la squadra maschile (siamo ancora in tempo?) e, più in generale, per tutto lo sport sassarese.
A.L.