Brocchi tenta Berlusconi, ma dipende dai cinesi
Milan, rimane in sospeso il destino del tecnico. Si parla anche dello spagnolo del Siviglia Emery
MILANO. Dopo la sconfitta nella finale di Coppa Italia contro la Juventus, rimane in sospeso il destino di Cristian Brocchi al Milan. Secondo quanto filtra, Silvio Berlusconi è tentato dall'idea di confermare il quarantenne allenatore, promosso un mese e mezzo fa dalla Primavera per sostituire l'esonerato Sinisa Mihajlovic. Ma il futuro della panchina è strettamente legato all'esito del negoziato con la cordata cinese che punta al 70% del club e il 10 maggio ha avviato una trattativa in esclusiva di 30-40 giorni con Fininvest. Lo stesso presidente rossonero ha lasciato aperto ogni scenario con quel «vediamo, vediamo» pronunciato allo stadio Olimpico dopo la partita.
Berlusconi viene descritto deluso dalla sconfitta ma meno per la prestazione, forse la migliore della disastrosa stagione, con cui il suo Milan ha tenuto testa ai campioni d'Italia arrendendosi solo al gol dell'1-0 nel finale dei tempi supplementari. Una prova che darebbe quindi a Brocchi qualche chance di vedersi rinnovato il contratto in scadenza a giugno, ma i nuovi investitori potrebbero spingere per un allenatore di primo livello e caratura internazionale come lo spagnolo Unai Emery, che ha appena vinto la terza Europa League di fila con il Siviglia. Fra le ipotesi prese in considerazione nelle ultime settimane dal Milan c'è anche Marco Giampaolo, che ha appena lasciato l'Empoli.
«Penso di avere qualche chance in più dopo sabato sera». È ottimista sul suo futuro al Milan Cristian Brocchi, che oggi a Striscia la Notizia ( riceverà da Valerio Staffelli il Tapiro d’oro per aver perso la finale di Coppa Italia contro la Juventus.
Il tecnico rossonero, riguardo la partita, ha dichiarato: «È andata male dal punto di vista del risultato, ma bene per l’atteggiamento. Il Milan ha dimostrato di potersela giocare. Il presidente ha fatto i complimenti per come è stata giocata la gara. La partita è stata giocata con lo spirito giusto».
Ne esce male invece Balotelli, protagonista dell’ennesimo episodio controverso. Un cambio attardato, lui che perde la pazienza e si dirige negli spogliatoi: la versione ufficiale parla di bisogni fisiologici, ma arrivano conferme su un Balotelli spazientito e preso a forza dallo staff rossonero. Poco cambia, il suo destino sembra lontano dal Milan e dall’Italia. Le lacrime di Calabria, la prestazione di De Sciglio, le parate di Donnarumma: il Milan dovrà ripartire da loro, giovani e italiani