La Nuova Sardegna

Sport

La Torres femminile è una fenice rossoblù: «Rinata per vincere»

di Giovanni Dessole

La nuova società presentata ufficialmente ieri in Comune Vivaio e sociale le priorità. Da risolvere il problema campo

23 luglio 2016
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SASSARI. Ha un nome da riportare in auge, un organico da definire, il nodo campionato di pertinenza da sciogliere e un problema campo da risolvere nel medio periodo. Ma la Fc Sassari Torres Femminile è ora, ufficialmente, fenice rinata dalla cenere di un passato glorioso.

Ieri mattina a palazzo Ducale la società del presidente Andrea Budroni è stata ricevuta dal sindaco di Sassari Nicola Sanna, padrone di casa assieme al presidente del Consiglio Esmeralda Ughi e all'assessore allo Sport Maria Vittoria Casu. «Diciamo grazie a chi con coraggio ha ripreso a scrivere una storia che non poteva essere interrotta – afferma Sanna –. Saremo vicini alla nuova Torres femminile, espressione di valori che apprezziamo e sosteniamo». Situazione campo da gioco. Il primo cittadino ha affermato che «le prime gare della stagione della Torres femminile saranno giocate al Vanni Sanna» e che «considerato il fatto che nello stesso impianto giocheranno anche Torres maschile e Latte Dolce, il Comune si organizzerà per dare alternative adeguate alle esigenze della società». Un discorso complesso, anche perché i lavori di omologazione degli impianti di Carbonazzi e Latte Dolce non sono ancora iniziati. Il tutto complicato dal fatto che tutte e tre le quadre puntano, per ragioni diverse, al Vanni Sanna.

In sala c’erano i rappresentanti della Fondazione Torres e dell’Associazione Memoria Storica Torresina, c’erano tifosi e grandi ex come Rossella Soriga e Damiana Deiana. Sugli scranni dell’aula consiliare sedevano invece dirigenza, staff tecnico e organizzativo della Torres, oltre a Sandy Iannella, primo colpo del mercato torresino. Il presidente Andrea Budroni ringrazia il Comune e Federica Meledina, colei che nel 2015 ha ricostruito la Torres e che attualmente ne è vice presidente.

«Il nostro progetto poggia su tre pilastri: valori, tradizione e immagine. Guardiamo al sociale, al settore giovanile, e chiaramente alla prima squadra. Il vivaio è la nostra cassaforte. Aspettiamo di avere il via libera alla partecipazione al campionato di serie B, abbiamo prodotto quanto richiesto con un giorno di anticipo, restiamo in attesa».

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