Il Cagliari travolto dalla Lazio: 4-1
Seconda sconfitta consecutiva per i rossoblù che hanno sbagliato anche un calcio di rigore
ROMA. Sotto la pioggia dell’Olimpico, dove si è avvertita durante il primo tempo anche la seconda forte scossa del terremoto che ha colpito il Centro Italia, la Lazio affossa 4-1 il Cagliari e sale a quota 18 punti in classifica, da sola al quinto posto. Una partita che dura mezz’ora, quanto basta agli uomini di Simone Inzaghi per segnare tre gol: l’incolpevole Storari è inerme a causa dell’imbarazzante difesa sarda, la peggiore del campionato con ben 23 gol subiti in 10 giornate.
Eppure, dopo i cinque gol incassati domenica scorsa dalla Fiorentina, il Cagliari si presenta con il giusto atteggiamento a Roma e nei primi ventitrè minuti crea diversi pericolosi alla retroguardia biancoceleste: non solo le conclusioni dalla distanza di Murru e Tachtsidis sulle quali Marchetti è attento, ma anche le verticalizzazioni che mettono in difficoltà Wallace e Hoedt anche se non vengono sfruttate da Borriello e Melchiorri, imprecisi sotto porta.
Alla Lazio bastano invece tre fiammate per chiudere la gara: al 5’ il contropiede sul corner battuto dai sardi è finalizzato al meglio da Keita, che batte Storari con un destro incrociato; al 23’ Immobile è preciso dal dischetto, un rigore concesso dall’arbitro Celi per un presunto tocco di Ceppitelli sullo stesso attaccante laziale (ma qualche minuto prima Parolo avrebbe meritato un penalty per il fallo subito da Murru); infine al 28’ ancora Immobile sfrutta al meglio il pasticcio di Padoin per involarsi verso la porta avversaria e segnare il terzo gol.
Qui, in pratica, si chiude la partita dell’Olimpico, una buona notizia per la Lazio reduce dalla dura sfida di Torino e attesa domenica da un altro impegno casalingo contro il Sassuolo. Il finale del primo tempo non riserva emozioni, nella ripresa la Lazio parte ancora bene sfiorando il quarto gol con il solito Immobile ma poi si ferma. Borriello avrebbe l’occasione al quarto d’ora per riaccendere la speranza sarda, ma calcia fuori il rigore concesso da Celi per un intervento scomposto di Keita su Melchiorri. Dessena sfiora la rete di testa pochi minuti dopo, ma Marchetti è attento.
Poi la partita scorre a ritmo lento: il Cagliari colleziona calci d’angolo (nove alla fine contro i quattro biancocelesti) mentre Felipe Anderson irride tutta la difesa avversaria e al 79’ cala il poker. C’è tempo anche per l’autogol di Wallace, che al 87’ regala ai sardi la rete della bandiera, ma la Lazio può far festa e prepararsi a due importanti esami di maturità: domenica prossima all’Olimpico arriva il Sassuolo, poi (sabato 5 novembre) c’è la dura trasferta sul campo del Napoli per capire se gli uomini di Inzaghi possono davvero meritare un posto in Europa. Per la disastrosa difesa del Cagliari, invece, lunedì sera ci sarà l’esame Palermo al Sant’Elia.