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Reazione da big, poker Juve alla Samp

Reazione da big, poker Juve alla Samp

I bianconeri rialzano la testa dopo il ko col Milan. Doppietta di Chiellini e gol di Mandzukic e Pjanic. Ed è tornato Marchisio

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TORINO. Dopo la sconfitta di San Siro la Juventus rialza subito la testa battendo con un netto 4-1 la Sampdoria e mantenendo così la vetta della classifica. Risultato mai in discussione per i bianconeri, che si portano sul 2-0 nei primi otto minuti per poi gestire il risultato (nonostante il gol del momentaneo 2-1 di Schick) e calare il poker del finale. Protagonista Chiellini con una doppietta così come un ritrovato Mandzukic, al primo centro stagionale, anche se la notizia più importante in casa bianconera è il rientro di Marchisio, in campo più di un’ora e subito a suo agio nello scacchiere di Allegri. La Juve cancella così la brutta prova offerta con il Milan presentandosi nel migliore dei modi alla supersfida del prossimo turno contro il Napoli.

Fin dalle primissime battute è chiaro come la Juve voglia mettere subito alla corde il suo avversario. Dopo un primo tentativo senza troppe pretese sopra la traversa di Chiellini i campioni d’Italia passano in vantaggio al 4’. Cuadrado affonda sulla destra, salta come un birillo Regini e fa partire un cross interessante in mezzo per Mandzukic che di testa (la specialità della casa) in tuffo batte Puggioni. I bianconeri non si accontentano a continuano ad attaccare a testa bassa. Dalla bandierina arriva il raddoppio dei padroni di casa con Chiellini, che salta più in alto di tutti e segna il 2-0. Forte del doppio vantaggio i bianconeri abbassano i ritmi e si limitano a gestire il risultato, in totale controllo della partita. La Samp, stordita dai due gol presi a freddo, non riesce infatti a trovare le contromisure adatte per impensierire l’undici di Allegri, che sfiora anche il tris. Poi i blucerchiati, dopo una prima mezz’ora abulica, si scuotono e tentano una timida reazione.

Nella ripresa la Juve si limita ad amministrare facendo girare palla, ma è proprio un errato disimpegno - nell’occasione di Chiellini - a riaprire la partita. Il difensore serve involontariamente Praet che si invola sulla sinistra e crossa in mezzo per Schick: il giovane attaccante ceco classe ’96 non sbaglia e accorcia le distanze. Giampaolo comincia a crederci e si gioca la doppia carta Muriel e Quagliarella per aumentare il tasso qualitativo del settore offensivo. La rete incassata però in qualche modo ’sveglià una Juve troppo distratta, segnando al 20’ la rete che chiude definitivamente la partita. Pjanic ci prova una prima volta, la respinta di Puggioni non è eccellente e al secondo tentativo il bosniaco non sbaglia, riscattando una prova opaca. La Juve è in pieno controllo e nel finale cala il poker ancora con Chiellini, che di testa sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Cuadrado batte ancora una volta Puggioni.

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