Dinamo con Pesaro per il rilancio
Al palazzetto i biancoblù proveranno a cancellare i ko con Cantù e Szolnoki
SASSARI. Il boato del PalaSerradimigni per lasciarsi alle spalle delusioni, arrabbiature e qualsiasi forma di insicurezza. Due passi falsi di fila, sotto forma di una batosta e una sconfitta per mezzo canestro, possono essere archiviati immediatamente con una bella vittoria interna. Per fortuna il calendario corre e non c’è tempo per fermarsi a recriminare: la Dinamo torna in campo questo pomeriggio alle 18,15 per il terzo impegno in otto giorni: dopo le gare esterne con Cantù e Szolnoki, al palazzetto arriva la Consultinvest Pesaro di Piero Bucchi, vecchio “nemico” di tanti bellissimi duelli con l’Enel Brindisi.
Niente scherzi. La Dinamo deve vincere e possibilmente convincere, ma quest’ultimo aspetto al momento è secondario: alla squadra di Federico Pasquini, che sinora in casa non ha mai fallito (due vittorie in campionato, una in coppa), serve un altro successo per non perdere contatto dalla testa della classifica. I ko in casa della Grissin Bon e della Red October Cantù, completamente diversi tra loro per andamento del match e scarto finale, hanno collocato i sassaresi a metà di una graduatoria che deve ancora prendere forma. Anche perché da qui al 20 novembre il calendario della serie A proporrà alla Dinamo tre sfide particolarmente difficili: sabato prossimo a Pistoia, domenica 13 a Milano con l’Ea7 Armani, domenica 20 (alle 12) in casa con la Sidigas Avellino.
Morale e acciacchi. Il Banco ha pagato la trasferta in Ungheria anche sotto forma di infortuni: Lydeka ha rimediato un taglio alla fronte, Carter alla bocca, Savanovic si è fermato all’intervallo per un risentimento muscolare, Sacchetti si è procurato una distorsione a una caviglia. Solo quest’ultimo oggi non sarà della partita, più che altro per precauzione, dato che mercoledì si torna in campo per la Champions, contro Charleroi. Savanovic ha recuperato perfettamente, nessun problema anche per Lydeka e Carter. In casa Vuelle Pesaro in settimana ha avuto qualche problema Harrow, bloccato da un colpo alla schiena, ma i controlli non hanno evidenziato niente di particolare e il play americano sarà regolarmente al suo posto a fare da metronomo per la squadra marchigiana. Se la Dinamo ha una voglia matta di rivincita dopo le due sconfitte esterne con Cantù e Szolnoki, Pesaro (che in questo momento ha evidenziato una carenza di leadership) ha ancor più fame di punti: Thornton e compagni arrivano da tre ko consecutivi in campionato, contro Torino, Cantù e Avellino.
Hanno detto. Piero Bucchi, coach di Pesaro. «Sassari segna molto perché tira molto velocemente, cercheremo di non farli correre ma fuori casa non sarà una cosa facile. Sono una squadra completa, dal perimetro è molto pericolosa e il loro reparto lunghi è davvero niente male, Olaseni, Lydeka e Savanovic sono una miscela di esperienza e atletismo. Sarà una gara dura anche perché loro vengono da due sconfitte. Sassari è stata costruita per fare le Coppe, del resto è una delle possibili sfidanti di Milano».
Federico Pasquini, coach biancoblù: «Dobbiamo essere più concreti quando gli avversari mettono più energia nei rimbalzi offensivi. Abbiamo dei gap soprattutto quando ci disuniamo e alterniamo momenti di grande difesa a momenti di minore intensità. L'obiettivo è diventare lineari per tutti i 40’ con la difesa che dà ritmo all'attacco».