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L’Olbia insegue a Como il primo successo esterno

I lombardi vengono da cinque risultati utili di fila ma i bianchi ci credono Mignani: «Voglio cattiveria, concretezza e bel gioco, ma senza errori»

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OLBIA. Domenica scorsa ha perso l'imbattibilità in casa. Oggi cercherà di centrare la prima vittoria in trasferta. Prima o poi, anche questo tabù dovrà pur essere superato... Anche se per l'Olbia, la sfida odierna, non è delle più facili: giocherà a Como, contro una squadra reduce da cinque risultati utili di fila: quattro vittorie e un pareggio. I bianchi, che arrivano da tre sconfitte (due consecutive contro Cremonese e Alessandria) e due pareggi, giocheranno - per dirla con l'allenatore Michele Mignani - come sempre, ovvero senza chiudersi in difesa e cercando di proporre bel gioco.

«Vorrei vedere una prestazione come quella contro la Cremonese - ha detto il tecnico alla vigilia della trasferta - ma…senza tutti quegli errori».

La svolta dell'Olbia, dopo tanti elogi e pochi punti, va cercata nei dettagli: spreca le poche occasioni che ha per fare gol, pasticcia troppo in difesa e incassa molte reti. Fuori casa, poi, questi limiti si accentuano: 5 partite, 4 sconfitte e un solo pareggio; 3 gol fatti e 7 subiti. Mignani, senza girarci troppo intorno, ha affrontato il problema: «Serve più cattiveria, più concretezza». La prima caratteristica deve possederla la difesa, oggi orfana del centrale Paolo Dametto (infortunato): al suo posto dovrebbe giocare il baby Quaranta. La seconda deve diventare patrimonio dell'attacco, settore in cui, con il rientro di Kouko, c'è (si fa per dire) l'imbarazzo della scelta: un posto sicuro da titolare dovrebbe averlo Ragatzu («bene gli assist, ma ora da lui ci aspettiamo i gol…» ha spiegato Mignani); per l'altro ci sarà un ballottaggio fra Kouko e Capello, salvo sorprese.

Sarà una partita dura, tattica. Il modulo 4-3-1-2 dell'Olbia se la dovrà vedere con il 3-5-2 dei lariani. Le due mezzali dell'Olbia, Piredda e Muroni, sono chiamate a fare la diffenza contro quelle del Como; i due terzini, Pinna e Cotali, contro gli esterni alti. Queste due delle chiavi possibili dell'incontro, anche alla luce della sofferenza dell'Olbia contro l'Alessandria lungo le fasce. Ma, tattica a parte, l'Olbia dovrà pensare a una cosa: evitare cali di concentrazione in difesa. Se una palla vaga in area, molto meglio rinviarla con decisione, senza preoccuparsi di volerla giocare a tutti i costi. Non sarà il massimo, ma è sempre un rimedio efficace per evitare troppe noie. Su questo punto anche Mignani, che pure ama il gioco palla a terra, concorda. Il resto dovranno farlo gli attaccanti: vanno capitalizzati meglio, con cinismo, gli assist di Andrea Cossu, un bene che poche squadre possiedono. (g.pi.)

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