La Lulese costretta ad accontentarsi
Padroni di casa in vantaggio e rimontati per due volte dal Bultei
LULA. Il Bultei è riuscito a portare via un pareggio, aiutato un po' dalla "Dea Bendata" in occasione delle due reti e, soprattutto, dei regali degli avanti locali che in almeno tre occasioni hanno fallito altrettante occasioni.
La prima marcatura è dei padroni di casa all’8’: Boninu coglie con intuito un rimpallo e insacca. Gli ospiti raggiungono il pareggio all’inizio della ripresa con il vice capitano Antonio Cherchi a seguito di un buco della difesa locale. La Lulese va di nuovo in vantaggio al 55’ su calcio di rigore concesso per atterramento in area di Roberto Lai. Dieci muti dopo è di nuovo pareggio ad opera di Sanna che approfitta di una ingenuità della difesa.
Ed è un 2 a 2 che premia gli ospiti, allorchè i ragazzi di mister Tocco avrebbero potuto chiudere la partita già dal primo tempo per aver tenuto meglio il campo, pur contro un Bultei caparbio e mai domo.
Dopo il fischio di inizio sono, comunque, gli osti a tentare la via del gol ma il tiro rasoterra di Canu finisce di poco fuori. Poi ha inizio la sagra delle reti fallite. Al 4’ bella azione Cossu-Carta-Lai ma Deriu anticipa e scongiura il pericolo. Al 16’ contropiede di Lai ma il portiere afferra un pallone senza difficoltà. Subito dopo un bel tiro di Calzedda e Deriu si salva in corner. Ed è il momento della Lulese che continua a premere che non concretizza. Al 20’ tiro frontale di Carta, respinto dal portiere senza eccessiva difficoltà. Al 25’ e al 26’ tiri di Carta, il primo parato il secondo respinto. Al 38’ azione Lai-Porcu Salvatore tiro alto di poco. Al 43’ mezza rovesciata di Lai, alto sulla traversa.
Al 45’ palo di Cherchi, che al 45’ pareggia. Al 50’ Lai di poco fuori. Poi il rigore. Poi gli ospiti ci provano con Cherchi e al 60’ segna Sanna. Al 70’ Canu calcia fuori al 71 bel tiro di Gian Nicola Calzedda che sfiora l'incrocio dei pali. Senza esito una azione Sanna-Lai. E all'82’ tiro di Lai e salvataggio in calcio d'angolo. Le schermaglie finali, peraltro, non approdano a niente, con tanto amaro in bocca per i padroni di casa per aver costruito tanto senza trarne il giusto profitto.
Bernardo Asproni