Un grande Samassi affonda la Tharros e insegue la capolista
SAMASSI. Troppo Samassi per la Tharros. Al 90’di una gara senza storia il risultato sorride all’undici di Paolo Busanca che grazie ai tre punti conquistati, si porta in solitaria al secondo posto....
SAMASSI. Troppo Samassi per la Tharros. Al 90’di una gara senza storia il risultato sorride all’undici di Paolo Busanca che grazie ai tre punti conquistati, si porta in solitaria al secondo posto. La truppa di Vincenzo Fadda regge un quarto d’ora: tempo sufficiente per cestinare con Fiori la palla del vantaggio prima di crollare sotto i colpi portati dalla doppietta di uno scatenato Emanuel Serpi e dal piazzato “chirurgico” di Nicola Atzeni a chiudere gioco, partita, incontro.
Schieramenti. Anche se ha recuperato, Busanca non rischia Emiliano Melis nemmeno in panca. In prima linea accanto a Cacciuto si muovono Congiu e Serpi, cerniera di centrocampo con Argiolas, Aru e Nonnis, diga davanti al numero uno Pillittu con Atzeni e Porcu centrali, Floris e Sani esterni. Vincenzo Fadda rinuncia a Emanuele Solinas (fuori per due turni), per il resto lo scacchiere è quello “tipo” con capitan Princiotta a guidare una difesa completata da Cau, Liverani e Matteo Musu, “terra di mezzo” occupata da Basciu, Forma e Gabriele Musu, con Fiori a ridosso delle punte Atzeni e Antonio Lai.
La partita. “Sliding doors” sulle sorti del match al quarto d’ora: Fiori si fa ipnotizzare dall’uscita disperata del portiere Pillittu che gli nega la palla di un vantaggio che sembrava già scritto, sul capovolgimento di fronte Serpi è al punto giusto al momento giusto per raccogliere e insaccare un pallone che taglia tutta l’area. Il primo tempo fatica a farsi guardare, perché il Samassi non affonda e la Tharros rumina calcio a centrocampo senza creare grattacapi a Pillittu . Dopo il the il Samassi esce dagli spogliatoi con l’idea di chiudere i conti. E la serata di Serpi, che al quarto d’ora entra prepotente in area piccola e mette in ghiaccio il risultato. La sciocchezza del portiere Mele (in “libera uscita” con le mani fuori area) lascia i suoi in dieci e dall piazzato che ne consegue Atzeni mette il cuoio all’incrocio per il 3-0 finale.
Gian Luca Atzeni