«Intensità e costanza nei 40’ così confermeremo la svolta»
SASSARI. «Loro sono bravi, ma noi siamo pronti per fare una grande partita»: Federico Pasquini diviso tra entusiasmo per le risposte avute dopo il ritiro contro Torino e la necessità di non «Sappiamo...
SASSARI. «Loro sono bravi, ma noi siamo pronti per fare una grande partita»: Federico Pasquini diviso tra entusiasmo per le risposte avute dopo il ritiro contro Torino e la necessità di non «Sappiamo che Venezia in questo momento è una squadra in fiducia che ha una serie aperta di sette risultati positivi. Hanno girato la stagione in Champions League e sicuramente arrivano da due mesi importanti. Conosciamo il valore e la profondità del loro roster, con un nucleo che arriva dallo scorso anno, ma credo sia importante concentrarci su di noi: vogliamo fare una prova vera fuori casa, in questo momento è quello che ci serve per capire se siamo sulla giusta strada».
Non sarà semplice, gli orogranata fanno davvero paura. «Venezia è squadra dalle tante possibilità sia a livello difensivo (possono cambiare, essere aggressivi e giocare la zona 3-2) e offensivo, perché possono correre, abbassarsi e giocare con Ejim e Peric insieme, o acquisire fisicità cercando il gioco interno con Peric da 4 e Hagins da 5. La vera differenza secondo me la farà il riuscire a imporre il sistema Sassari sul sistema Venezia».
Il problema è capire se il sistema Sassari visto con Torino possa confermarsi contro un gruppo di primissima fascia: «Credo che la differenza la faccia un attacco bilanciato, quello che ti permette di essere sempre in grado di avere buona transizione difensiva ed essere pronto a fare ciò che serve per mettere in difficoltà gli avversari. Se numericamente siamo la miglior difesa è perché siamo stati molto equilibrati nel gioco dentro-fuori in alcune gare, riuscendo ad attaccare nei primi e ultimi 8 secondi, con pazienza e precisione a livello di spaziature».
È svolta vera? «Ce l’hai nel momento in cui raggiungi un equilibrio nel rendimento. Se riusciamo ad avere intensità con costanza nei 40’, senza disunirci nei momenti difficili, capiremo di essere sulla buona strada. Sicuramente se siamo quelli di Torino siamo una bella squadra ma non dimentichiamo che arrivavamo dalle sfide con Charleroi e Capo d’Orlando, quindi in questo momento è difficile dire se siamo guariti del tutto».
Sul fronte veneziano coach Walter De Raffaele dice di tenere una Dinamo «di alta qualità, costruita per arrivare in fondo a questo campionato, dal roster lunghissimo» e prevede «una gara molto fisica e atletica» nella quale dovrà temere una squadra sassarese capace di mettere in campo quintetti diversi, specie ora che c’è Lawal: «Dovremo saper limitare le loro folate». (apal)
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