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Polonara è pronto: «Conquisterò i tifosi della Dinamo»

di Andrea Sini
Achille Polonara a canestro
Achille Polonara a canestro

Avversario di mille battaglie con il Banco, domenica esordisce al palazzetto con la maglia di Sassari

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SASSARI. Dal PalaSerradimigni al PalaBigi e ritorno, con un cambio di maglia e il proposito, già ben avviato, di passare da nemico giurato a beniamino del pubblico di piazzale Segni. Domenica, gara d’esordio della Dinamo nell’ottavo campionato consecutivo in serie A, Achille Polonara giocherà per la prima volta sul parquet di piazzale Segni con la maglia del Banco di Sardegna. Un assaggio c’è già stato, al torneo “Mimì Anselmi”, ma stavolta il palazzetto sarà strapieno e, soprattutto, ci saranno in palio punti veri.

Vecchi nemici. Per l’ala marchigiana sarà una partita particolare. «La prima di campionato è sempre un momento importante – dice Polonara –, a maggior ragione se si gioca per la prima volta di fronte ai nuovi tifosi. A Sassari mi sono trovato bene da subito e questa non è una frase fatta. In passato ci sono state partite ad alta tensione, con una posta in palio grande come uno scudetto. Ma, dal momento in cui sono arrivato qua, la gente mi ha accolto bene, tantissimi tifosi mi hanno scritto sui social per darmi il benvenuto; qualcuno mi ha scritto che dopo mille battaglie è bello essere sulla stessa barca. Devo dire che mi ha fatto molto piacere».

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Una scelta chiara. Polonara ha “ceduto” alla corte della Dinamo in tempi rapidissimi. Già ai primi di giugno l’accordo tra lui e la società guidata da Stefano Sardara era cosa fatta. «Sono sempre più convinto della bontà della scelta che ho fatto quest’estate – dice l’ex giocatore di Teramo, Varese e Reggio Emilia –. Sono venuto a Sassari perché di questa piazza mi ha sempre colpito l’entusiasmo da parte della società e dei tifosi. Si lavora tanto ma con grande serenità, senza pressioni esagerate. Non a caso negli ultimi anni le ambizioni sono cresciute costantemente e si è sempre fatto bene».

La nuova sfida. Il precampionato ha detto che il nuovo corso biancoblù può riservare grandi soddisfazioni al pubblico. Dove può arrivare la Dinamo? «Stiamo iniziando soltanto ora a prendere forma come squadra, perché sino a un paio di settimane fa non eravamo al completo. In questo mese abbiamo lavorato tanto ma ogni giorno cerchiamo di aggiungere qualcosa in più, sia a livello personale che a livello di gruppo. C’è ancora tanto da fare ma siamo una buonissima squadra. Ora aspettiamo gli infortunati, appena saremo al completo ci renderemo conto di cosa potremo realmente combinare in questa stagione».



La delusione di Forlì. «Sì, quella della Supercoppa è stata per noi una delusione, siamo andati via con l’amaro in bocca perché, aldilà delle assenze, abbiamo commesso troppi errori sia in attacco che in difesa. Le 19 palle perse parlano da sole, ma siamo stati poco solidi in difesa: ognuno di noi ha commesso errori individuali che Venezia ha sfruttato benissimo, come è nelle sue caratteristiche».

La squadra sulle spalle. Nel match di venerdì contro i campioni d’Italia, Polonara ha mostrato cosa significa avere l’abitudine a giocare un certo tipo di partite: in tanti frangenti l’ala marchigiana ha letteralmente preso la squadra sulle spalle. «Nel mio percorso ho avuto la fortuna di giocare tante partite di un certo tipo, finali o comunque gare senza ritorno. Ogni possesso, ogni difesa, va affrontata come fosse l’ultimo della carriera. Questo è il mio spirito». Oltre la Dinamo c’è anche la nazionale da riconquistare. «Tornare in azzurro è un mio obiettivo – conclude Polonara –, non l’ho mai negato. So anche che molto dipende da me. Farò di tutto per mettere in difficoltà il ct Sacchetti». Proprio lui, l’avversario della finale scudetto di due anni fa. Ma questa è un’altra storia.
 

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