Cagliari più forte del Var ma la classifica si accorcia
di Roberto Muretto
Il pareggio col Crotone dà fiducia ai rossoblù attesi da un mese di scontri diretti Diego Lopez recupera Joao Pedro, Pavoletti e Barella per la sfida con la Spal
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CAGLIARI. Leandro Castan lotta come un gladiatore nell’arena. È l’immagine che più di ogni altra testimonia la grande armonia che si respira nello spogliatoio del Cagliari. Il difensore brasiliano, all’esordio, dimostra un attaccamento quasi sorprendente alla maglia rossoblù. Il tecnico Diego Lopez è riuscito a creare un clima ideale, ha trasmesso al gruppo le emozioni che prova ad allenare la squadra con la quale ha combattuto tante battaglie. E se anche chi frequenta Asseminello solo da pochi giorni ha recepito il messaggio, significa che ci sono le condizioni per camminare spediti verso il traguardo.
Personalità. Dalla gara di Crotone il Cagliari esce con nuove certezze. Intanto tiene a distanza le dirette concorrenti e fa crescere in modo esponenziale il grado di autostima. Allo “Scida” è stata una corrida e non solo per gli errori arbitrali. I calabresi hanno provato in tutti i modi a sfruttare il fattore ambientale, ma si sono trovati di fronte un avversario che ha usato la sciabola dall’inizio alla fine. In uno scontro diretto non la fai franca se non dimostri di avere carattere. Il Cagliari assomiglia sempre di più al proprio allenatore. È un mix di qualità e quantità che ha imparato a stare a galle anche nelle difficoltà. Le assenze contemporanee di Joao Pedro, Barella e Pavoletti (titolari quasi intoccabili) non si sono fatte sentire più di tanto.
Duttilità. È un altro pregio dei rossoblù. Il modulo di base è il 3-5-2 ma possono cambiarlo in corsa come hanno fatto a Crotone dopo l’ingiusta espulsione di Fabio Pisacane. Tutto questo senza rinunciare mai all’equilibrio di squadra, fondamentale sotto il profilo tattico. Avere in organico giocatori che possono essere utilizzati in diversi ruoli è un grande vantaggio. L’ultimo arrivato Chralampos Lykogiannis è uno con queste caratteristiche. È stato in campo per circa 36’ giocando sia alto che basso a sinistra. Grande forza fisica e piedi niente male. Un primo assaggio del contributo che il greco può dare al Cagliari in chiave salvezza.
Mese di fuoco. La salvezza del Cagliari passa sicuramente per le prossime tre partite. Tre scontri diretti da giocare uno in casa e due in trasferta. Domenica alla “Sardegna Arena” arriva la Spal e sarà il primo spareggio. Poi le sfide con Sassuolo e Chievo che in questo momento hanno un solo punto di vantaggio sui rossoblù. Lopez recupera gli squalificati e anche Marco Sau avrà una settimana di lavoro in più nelle gambe. Senza dimenticare che gli ultimi giorni di mercato potrebbero produrre novità interessanti sia in entrata che in uscita. Diego Lopez è sereno e sa di poter contare su una squadra che ha capito una cosa fondamentale: senza spirito di sacrificio diventa tutto più complicato.
Chi si rivede. Torna a disposizione Joao Pedro. Il brasiliano ha pagato cara la leggerezza (calcio a gioco fermo a Chiesa) nella gara con la Fiorentina. Quattro turni di squalifica senza sconti che probabilmente gli sono costati una multa da parte del club. Sbagliando s’impara, l’importante è non commettere più errori così. La sua fantasia, unita al grande lavoro che svolge anche senza palla, diventa un’opzione in più per il Cagliari. Ma non è per nulla scontato che già contro la Spal torni titolare. Con Lopez non esistono le corsie preferenziali e nemmeno gli intoccabili. Forse anche per questo il tecnico si è guadagnato la stima e il rispetto dello spogliatoio.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Personalità. Dalla gara di Crotone il Cagliari esce con nuove certezze. Intanto tiene a distanza le dirette concorrenti e fa crescere in modo esponenziale il grado di autostima. Allo “Scida” è stata una corrida e non solo per gli errori arbitrali. I calabresi hanno provato in tutti i modi a sfruttare il fattore ambientale, ma si sono trovati di fronte un avversario che ha usato la sciabola dall’inizio alla fine. In uno scontro diretto non la fai franca se non dimostri di avere carattere. Il Cagliari assomiglia sempre di più al proprio allenatore. È un mix di qualità e quantità che ha imparato a stare a galle anche nelle difficoltà. Le assenze contemporanee di Joao Pedro, Barella e Pavoletti (titolari quasi intoccabili) non si sono fatte sentire più di tanto.
Duttilità. È un altro pregio dei rossoblù. Il modulo di base è il 3-5-2 ma possono cambiarlo in corsa come hanno fatto a Crotone dopo l’ingiusta espulsione di Fabio Pisacane. Tutto questo senza rinunciare mai all’equilibrio di squadra, fondamentale sotto il profilo tattico. Avere in organico giocatori che possono essere utilizzati in diversi ruoli è un grande vantaggio. L’ultimo arrivato Chralampos Lykogiannis è uno con queste caratteristiche. È stato in campo per circa 36’ giocando sia alto che basso a sinistra. Grande forza fisica e piedi niente male. Un primo assaggio del contributo che il greco può dare al Cagliari in chiave salvezza.
Mese di fuoco. La salvezza del Cagliari passa sicuramente per le prossime tre partite. Tre scontri diretti da giocare uno in casa e due in trasferta. Domenica alla “Sardegna Arena” arriva la Spal e sarà il primo spareggio. Poi le sfide con Sassuolo e Chievo che in questo momento hanno un solo punto di vantaggio sui rossoblù. Lopez recupera gli squalificati e anche Marco Sau avrà una settimana di lavoro in più nelle gambe. Senza dimenticare che gli ultimi giorni di mercato potrebbero produrre novità interessanti sia in entrata che in uscita. Diego Lopez è sereno e sa di poter contare su una squadra che ha capito una cosa fondamentale: senza spirito di sacrificio diventa tutto più complicato.
Chi si rivede. Torna a disposizione Joao Pedro. Il brasiliano ha pagato cara la leggerezza (calcio a gioco fermo a Chiesa) nella gara con la Fiorentina. Quattro turni di squalifica senza sconti che probabilmente gli sono costati una multa da parte del club. Sbagliando s’impara, l’importante è non commettere più errori così. La sua fantasia, unita al grande lavoro che svolge anche senza palla, diventa un’opzione in più per il Cagliari. Ma non è per nulla scontato che già contro la Spal torni titolare. Con Lopez non esistono le corsie preferenziali e nemmeno gli intoccabili. Forse anche per questo il tecnico si è guadagnato la stima e il rispetto dello spogliatoio.
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