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La rinascita del Cholito fa sognare Cagliari

di Enrico Gaviano
La rinascita del Cholito fa sognare Cagliari

Simeone a quota 4 reti è in linea con la sua migliore stagione italiana. Dopo il gol ai viola le lacrime nel ricordo di Astori

13 novembre 2019
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CAGLIARI. Il Cholito Simeone sembra uscito dalle storie di Osvaldo Soriano, Eduardo Galeano o Giovanni Arpino. Figlio di Diego, il Cholo, da cui ha ereditato oltre che il diminutivo del soprannome anche grinta e cuore, carattere e passione. Il gol di domenica alla Fiorentina ha riassunto in pochi attimi cos’è davvero Simeone junior. Cross di Nainggolan e lui che segna con il colpo di tacco, semplice e geniale allo stesso tempo. Una sudamericanata che fa impazzire i tifosi. Poi che succede? Lo portano in trionfo i compagni, e lui è felice e commosso. Si scioglie in lacrime, lasciando andar via la tensione: aspettava questa partita, voleva vincerla e voleva segnare. Piange per la gioia e il dolore, ricordando il distacco improvviso dalla viola, in cui ha giocato per due stagioni, piange nel ricordo di capitan Astori, e lo saluta con il gesto militare diventato ormai un simbolo per commemorare il compagno strappato alla vita un anno e mezzo fa.

Lo ha confessato a fine partita, questo tumultuoso stato d’animo. «Porterò sempre nel cuore la giornata di oggi. A questa partita avevo pensato tutta la settimana, ammetto di aver avuto un pò di ansia, ero emozionato, ci tenevo tanto».

Già, la passione e il cuore, che lo accompagnano e lo rendono un giocatore speciale, amatissimo dai tifosi. Del resto già al suo arrivo a Cagliari è stato accolto all’aeroporto da una folla festante. C’era in tutti l’idea che dopo le due stagioni alla Fiorentina, la prima eccezionale (38 partite e 14 gol), la seconda meno (36 gare e 6 reti), la Sardegna potesse essere la terra della rinascita.

E le cose stanno andando davvero così, come tutti i tifosi del Cagliari si erano augurati sin dal momento in cui si è diffusa la notizia del suo prestito del Cagliari, mossa della società per sostituire Leo Pavoletti, gravemente infortunato alla prima giornata di campionato, nella gara interna contro il Brescia. Sinora undici partite e quattro reti. Un bottino uguale a quello realizzato in quella che sinora è stata la sua migliore stagione in Italia, il campionato 2017/18, primo con la maglia gigliata. Il Cholito era arrivato in Italia un anno prima, preso dal River Plate dal presidente del Genoa Preziosi. E con il Grifone, nella prima annata ha chiuso con 12 reti, giocando la prima parte della stagione con Leonardo Pavoletti al suo fianco. I due, nelle prime dodici giornate segnarono 5 gol (3 il livornese e 2 il sudamericano). Poi Pavoloso andò a Napoli, voluto da Sarri nel mercato di gennaio. Mentre su Simeone poggiarono la gran pare delle responsabilità nell’attacco genoano.

A marzo dell’anno prossimo la coppia, che aveva mostrato un buon affiatamento, potrebbe ricomporsi a Cagliari, quando Leo Pavoletti dovrebbe esser pronto per rientrare. Nel frattempo Simeone ha segnato 4 gol, mettendosi appunto in linea con la sua migliore stagione italiana. Ma lui promette di non fermarsi qui. Intanto la sua firma nel tabellino dei marcatori è arrivata sempre in partite vinte dai rossoblù, a cominciare dal 3-1 di Parma, primo successo stagionale della banda Maran. Poi l’argentino si è ripetuto in casa nel 2-0 alla Spal e nel 3-2 al Bologna, prima del bellissimo tacco alla Fiorentina che ha portato i rossoblù sul 3-0. Se il Cagliari sogna un futuro europeo, è anche grazie al piccolo grande Cholito.



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