La Nuova Sardegna

Sport

La conferenza triennale dello sport sardo: «Siamo in salute e cresceremo ancora»

di Mario Carta
Filippo Tortu alla Conferenza regionale dello sport con un gruppo di giovani calciatori tempiesi
Filippo Tortu alla Conferenza regionale dello sport con un gruppo di giovani calciatori tempiesi

A Tempio tra bilanci e campioni. Consuntivo ok, la dotazione economica ora salirà. La strategia della Regione punta sull’impiantistica e il sostegno alle federazioni

16 novembre 2019
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TEMPIO. Lo sport sardo batte un colpo. anzi tre. E sono colpi che svegliano, quelli del programma triennale legato alle Legge regionale numero 17 del ‘99. Scaduto il periodo 2016-2019, ieri pomeriggio al Teatro del Carmine di Tempio sono state gettate le basi per le prossime tre stagioni amministrative, annunciate più ricche delle precedenti, per scelta politica.

Agli 8 milioni e quasi mezzo stanziati nel 2019 per il 2020 l’assessore regionale allo Sport Andrea Biancareddu ha infatti promesso che ne aggiungerà quattro e mezzo, in parallelo.

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«Per potenziare ulteriormente un settore che è agonismo ma anche salute, sociale, strumento contro le devianze, motivo di allegria e – non ultimo – fonte di economia. Per questo – ha detto –, vogliamo allargare la funzione agonistica dello sport e insieme la parte legata all’impiantistica». Un importo esatto per il 2020-2023 non è stato ancora quantificato. Il bilancio della Regione verrà certificato solo fra gennaio e febbraio ma si parla di un incremento della dotazione base annuale, oltre ai 4.5 milioni annunciati (si fa affidamento sugli introiti da Roma dall’accantonamento) da destinare alle federazione sportive, secondo un criterio di rappresentatività, e all’impiantistica.

Qualche adeguamento-aggiornamento ai vari paragrafi della legge è già stato codificato e ieri sono arrivati dalla competente, nutrita platea alcuni preziosi suggerimenti dei quali l’assessore e la sua struttura hanno detto di voler tenere conto. Da una maggiore attenzione per il mondo sportivo scolastico al problema dell’impossibilità di realizzare strutture nei laghi per canoa e altre discipline acquatiche (Luca Calandrino), al disastro dei trasporti che flagella anche le società sportive, nell’atletica ma non solo: «Anche duecento bambini in trasferta trattati come di un carro bestiame», è inorridito Andrea Del Pin, mentre Sergio Lai della Fidal ha fatto presente la necessità di adeguare le norme isolane alle frequenze della nuova legge nazionale e alla neonata “Sport e Salute”.

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Resta il fatto che anche chi ha messo i puntini sulle I ha sottolineato la validità di uno strumento operativo come la “17”, copiato ormai da mezza Italia. E aggiornato puntualmente ogni triennio.

La serata è trascorsa intensa e insieme leggera, fra gli interventi dal palco e le premiazioni di alcune delle eccellenze sportive della nostra regione. Applausi per i presidenti di Dinamo Basket e Cagliari Calcio Stefano Sardara e Tommaso Giulini, applausissimi per il tempiese Filippo Tortu («Mi fate sentire parte di questo popolo, per me vale più di qualsiasi record», ha detto arrossendo) e ovazione finale per Alberto Corradi che con la sua Sardinia Open Sassari nel 2019 ha vinto tutti i titoli italiani del tennis in carrozzina.

Dopo i saluti del sindaco di Tempio Giovanni Antonio Addis (“Intitoleremo il palazzetto dello sport a Tino Carta, dirigente Figc e insegnante”), gli interventi della vicepresidente del consiglio regionale Alessandra Zedda («L’identità sarda è anche identità sportiva sarda, daremo valore alle professioni sportive nel concetto di sovranità anche sportiva»), del presidente regionale del Coni Gianfranco Fara e del rettore dell’università di Cagliari Maria del Zompo («A disposizione, siamo una risorsa in tanti settori dello sport»), le parole della presidente regionale del Cip Cristina Sanna e dell’assessore Biancareddu, l’illustrazione dei dati relativi al triennio appena concluso è stata affidata a Maria Laura Corda, direttore del Servizio sport della Regione, e la presentazione delle linee guida per il prossimo triennio al direttore generale dell’assessorato, Renato Serra. Poi stacco con il Coro Gabriel e le premiazioni.

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Applausi per gli sportivi e per tutto lo sport sardo che non vede l’ora di crescere, e sorrisi per il duetto fra i numeri uno di Cagliari e Dinamo. Biancareddu ha fatto presente a Giulini che si sono incontrati dopo le prime due sconfitte del Cagliari e che da quando ha appeso il gagliardetto rossoblù dietro la scrivania la sua squadra non ha più perso. Stefano Sardara non ha perso l’occasione: «Allora io lunedì verrò a trovarla in assessorato, ma con due gagliardetti della Dinamo».
 

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