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Dinamo-Brescia è anche la sfida fra i fratelli Vitali

di Andrea Sini
Dinamo-Brescia è anche la sfida fra i fratelli Vitali

Michele avverte Luca: "Lui è un fenomeno, ma io lo batterò"

30 novembre 2019
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SASSARI. Dalle sfide tra bambini in cortile alla ribalta della serie A, dai faccia a faccia estivi durante le vacanze ai confronti che mettono in palio punti pesanti per la classifica. Dinamo-Leonessa, in programma domani alle 18, è anche la sfida in famiglia tra i fratelli Vitali. Michele, classe 1991, è alla sua prima stagione a Sassari dopo una stagione nella Liga Endesa; Luca, il fratello maggiore, a 33 anni è il faro di Brescia, che arriva al PalaSerradimigni per tentare l’operazione sorpasso.

Sfida in famiglia. In un match dai tanti motivi di interesse, con il ritorno a Sassari di Brian Sacchetti, di coach Vincenzo Esposito e dell’assistente Giacomo Baioni, il confronto “in famiglia” tra i due esterni della nazionale rappresenta qualcosa di particolare. «Ritrovarci in campo è sempre una bella emozione – dice Michele Vitali –, e ne approfittiamo anche per vederci, perché le occasioni durante l’anno non sono moltissime. In questi giorni è arrivato a Sassari anche il resto della nostra famiglia. Per chi faranno il tifo? In casa abbiamo una regola non scritta, in base alla quale si fa il tifo per quello di noi due che gioca in casa».

Un legame fortissimo. Cinque anni e mezzo di differenza, due carriere diverse ma con vari punti in comune: la Virtus Bologna, la maglia azzurra della nazionale e quella della Germani Brescia, con la quale sono stati compagni di squadra dal 2016 al 2018. «Siamo molto legati, tra noi abbiamo un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso. Poi ogni volta che ci siamo trovati uno di fronte all’altro in campo ce le siamo sempre date... È un rapporto speciale, fatto anche di una grande e sana competizione. Quando eravamo piccoli, magari ovviamente giocavamo insieme in casa o nel canestro in giardino. Tutte le volte che perdevo mi imbestialivo, nonostante la differenza di età volevo comunque provare a vincere. Luca mi ha sempre dato tanti consigli e ha sempre cercato di coinvolgermi in tutto, mi ha aiutato anche nelle scelte. In estate ci capita di fare qualche gara di tiro, soprattutto se siamo al campetto».

La maturità. Luca, dopo un’esperienza lunga 149 partite ha appena detto addio alla nazionale. Michele a 28 anni è nel pieno della maturità e non è più il “piccolo” di casa. «Ormai anche a me capita di dare qualche consiglio a mio fratello, ci confrontiamo e ci consigliamo in maniera reciproca non solo per quanto riguarda il basket, ma anche per le cose della vita quotidiana. Il nostro rapporto è molto bello anche e soprattutto per questo».

Doti non comuni. Luca è un play atipico, alto due metri. Michele è un tiratore puro che però sa fare molte altre cose. Nel complesso, sono due giocatori abbastanza diversi. «A Luca invidio la grande capacità di leggere il pick&roll – dice il numero 31 del Banco –, una dote che in tanti vorrebbero. Sa mettere in ritmo i compagni in maniera incredibile e rendere le giocate molto semplici. Io ho avuto la fortuna di toccare con mano questa dote, nei due anni in cui siamo stati insieme a Brescia. Giocarci accanto è davvero un piacere».

Una sfida aperta. «Brescia è una squadra tosta, sta facendo molto bene sia in campionato che in coppa. Se giochi bene significa che c’è un gruppo costruito in un certo modo e che il lavoro che stai facendo è buono. Mi aspetto una gara equilibrata per tutti i 40 minuti – conclude Michele Vitali –, non immagino minimamente un confronto a senso unico da una o dall’altra parte. Noi però stiamo bene e giochiamo in casa. Non guarderemo certo in faccia a nessuno». Neanche a un fratello.

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