La boxe sarda è d’oro Oggiano e Cappai campioni d’Italia
di Gianni Bazzoni
Gli assoluti di Roma incoronano il turritano e il quartese Titolo tricolore anche per la Tessari, argento per Ara
16 dicembre 2019
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ROMA. Profuma di Sardegna la festa ai campionati italiani assoluti di pugilato che si sono conclusi ieri a Roma: due le medaglie d’oro ottenute grazie alle grandi prestazioni di Patrick Cappai e Daniele Oggiano, a un passo dall’impresa anche Matteo Ara (argento). E ai due titoli tricolori maschili si può aggiungere - considerandolo in parte in quota sarda - anche quello ottenuto da Biancamaria Tessari che come ha detto il suo ex maestro Egidio Pellegrino «fa felice anche la Boxe G.B. Martellini di Olbia», dove ha militato fino a poco tempo fa prima di trasferirsi nella penisola. Il pugilato sardo si conferma quindi ai massimi livelli.
Il primo a salire sul ring è stato il quartese Patrick Cappai nei 52 chili, componente di una famiglia che ha il Dna della boxe nel sangue. Disinvolto, tecnicamente efficace e preciso, Patrick ha seguito le orme del fratello Manuel e di suo padre Fabrizio (al suo angolo anche ieri) e ha battuto nettamente il suo avversario Ouzari (per 5 a 0). «Quest’anno ho disputato solo 6 match – ha detto Patrick – ma mi sono preparato con grande dedizione e ho fatto tanti sacrifici per arrivare a raggiungere l’obiettivo. Ora sono davvero contento e mi godo questo titolo italiano».
Combattuta duramente la finale dei 56 kg, dove il portotorrese Daniele Oggiano del Boxing Club Alberto Mura si è trovato di fronte un avversario tosto come Erylilmaz, il pugile di origini turche che aveva già sconfitto a giugno a Gorizia nella finale per il Guanto d’oro. Primo anno da élite, Oggiano non si è smentito e ha confermato quanto di buono fatto finora da youth vincendo per 4-1: «É stata una bella battaglia – ha detto sorridendo al suo maestro Gianni Mura – mi sono allenato tanto in questi mesi per arrivare a conquistare il tricolore. Sono davvero felice».
Biancamaria Tessari ha vinto la medaglia d’oro nei 57 chili battendo nettamente la Panait (5-0). A testa alta Matteo Ara della Ginnasium Sassari che porta a casa una bella medaglia d’argento, sconfitto di misura dal laziale Casamonica.
Il primo a salire sul ring è stato il quartese Patrick Cappai nei 52 chili, componente di una famiglia che ha il Dna della boxe nel sangue. Disinvolto, tecnicamente efficace e preciso, Patrick ha seguito le orme del fratello Manuel e di suo padre Fabrizio (al suo angolo anche ieri) e ha battuto nettamente il suo avversario Ouzari (per 5 a 0). «Quest’anno ho disputato solo 6 match – ha detto Patrick – ma mi sono preparato con grande dedizione e ho fatto tanti sacrifici per arrivare a raggiungere l’obiettivo. Ora sono davvero contento e mi godo questo titolo italiano».
Combattuta duramente la finale dei 56 kg, dove il portotorrese Daniele Oggiano del Boxing Club Alberto Mura si è trovato di fronte un avversario tosto come Erylilmaz, il pugile di origini turche che aveva già sconfitto a giugno a Gorizia nella finale per il Guanto d’oro. Primo anno da élite, Oggiano non si è smentito e ha confermato quanto di buono fatto finora da youth vincendo per 4-1: «É stata una bella battaglia – ha detto sorridendo al suo maestro Gianni Mura – mi sono allenato tanto in questi mesi per arrivare a conquistare il tricolore. Sono davvero felice».
Biancamaria Tessari ha vinto la medaglia d’oro nei 57 chili battendo nettamente la Panait (5-0). A testa alta Matteo Ara della Ginnasium Sassari che porta a casa una bella medaglia d’argento, sconfitto di misura dal laziale Casamonica.
