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La super Dinamo è pronta a ripartire

di Mario Carta
Coach Pozzecco
Coach Pozzecco

La sconfitta di Ostenda ha messo in luce alcune pecche, c’è un caso McLean ma prevalgono sempre le note positive

09 gennaio 2020
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SASSARI. Ci sono sconfitte che devono far riflettere ma anche vittorie che fanno pensare. E a volte le due vanno a braccetto. Come negli ultimi quattro giorni vissuta dalla Dinamo, con il passo falso di martedì in Champions League a Ostenda figlio del successo inrimonta in campionato a Pistoia. Con lo stesso approccio stentato e in più la stanchezza per la solita, lunga trasferta.

Niente di compromesso, sia chiaro. La Dinamo è splendida seconda in serie A e viaggia ancora al primo posto in Europa, insieme a Manresa e Turk Telekom, ma i primi a cogliere i segnali del momento che vive la squadra sassarese sono proprio gli uomini della famiglia biancoblù, a partire dal coach Pozzecco e dal presidente Sardara. Segnali visivi e numerici, perché ci sta che un Pierre stratosferico per qualche partita – limitato dalla fisicità belga come solo Venezia lo scorso anno a volte seppe fare – cammini solo tre metri sopra il cielo invece che nell’iperuranio , e ci sta che chiunque possa toppare una gara. Sono invece le costanti, quelle alle quali fare attenzione: come la corrente alternata con la quale viaggia un potenziale Mvp fisso come Jerrels, e la bassa tensione che invece anima McLean, un altro possibile crack, ma inespresso e – pare – sempre più distratto dal mercato che gli gira intorno.

Alla Dinamo ci stanno ragionando sempre più seriamente, se davvero sia produttivo trattenere a ogni costo un giocatore che partita dopo partita sembra guardare e pensare altrove, e che in campo non garantisce che pochi minuti di fatturato attivo. Uno che, oltretutto, non è certo il meno costoso per le casse della società. Questa situazione di incertezza, non nascosta dallo stesso coach Pozzecco che da poco ha detto di essere ancora in attesa di una svolta, si sta ripercuotendo sulla gestione generale di un gruppo che ha un’alternativa in meno nelle rotazioni, a detrimento della freschezza di tutti gli altri.

Anche a Ostenda questo si è visto e questo ha pesato, con in più il fatto che questa volta Sorokas non è riuscito a ingranare e che Gentile ha speso cinque falli in 9 minuti. Evans ha fatto da sé e per 3 ancora una volta, ma i belgi hanno trovato la partita della vita e la Dinamo questa volta non è riuscita a raddrizzarla, come invece era capitato sabato scorso a Pistoia dopo una prima metà gara giocata... non da Dinamo. Riflessioni importanti in corso, dunque – e colloqui anche –, con i giocatori interessati, mentre la squadra è rientrata dalle Fiandre e oggi riprende gli allenamenti in vista della partita di domenica al PalaSerradimigni contro Varese. Comincia il girone di ritorno, la Dinamo può tornare Dinamo.

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