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Maurizio Soddu: sono sbalordito presenteremo subito ricorso
NUORO. La Nuorese ricorrerà contro la decisione del giudice sportivo, che ha dato persa la finale di Supercoppa dilettanti contro il Valledoria. Gara unica, giocata a fine dicembre al "Frogheri" e...
10 gennaio 2020
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NUORO. La Nuorese ricorrerà contro la decisione del giudice sportivo, che ha dato persa la finale di Supercoppa dilettanti contro il Valledoria. Gara unica, giocata a fine dicembre al "Frogheri" e sospesa per il mancato funzionamento dell'impianto di illuminazione, durante i tempi supplementari.
Il presidente Maurizio Soddu: «Sono sbalordito per questa decisione. La gara era in capo alla Federazione gioco calcio e non alla Nuorese, che si è resa disponibile a mettere a disposizione l'impianto di gioco. Questo anche per garantire un maggiore incasso, da dividere tra la stessa Figc e i due club». Argomenti che Soddu affiderà alla tutela di un avvocato, che ieri stesso si è precipitato a nominare, non appena letto il comunicato nel sito della Figc. Difesa che dovrà cercare di smontare le argomentazioni del giudice sportivo e in particolare quella secondo cui era a carico della Nuorese l'organizzazione della finale e, quindi, anche l'efficienza dell'impianto di gioco.
Come si ricorderà la finale è stata sospesa quando le squadre erano sul 2 a 2, prima della fine del secodo overtime. Il buio ha avvolto il campo comunale e i riflettori non si sono accesi, a causa di un cortocircuito. Nella pratica quotidiana lo si definisce l’imponderabile, considerato che nel passato un problema di quel genere non si era verificato. Nelle argomentazioni legali, la Nuorese ribadirà che non c’era un obbligo a suo carico.
Francesco Pirisi
Il presidente Maurizio Soddu: «Sono sbalordito per questa decisione. La gara era in capo alla Federazione gioco calcio e non alla Nuorese, che si è resa disponibile a mettere a disposizione l'impianto di gioco. Questo anche per garantire un maggiore incasso, da dividere tra la stessa Figc e i due club». Argomenti che Soddu affiderà alla tutela di un avvocato, che ieri stesso si è precipitato a nominare, non appena letto il comunicato nel sito della Figc. Difesa che dovrà cercare di smontare le argomentazioni del giudice sportivo e in particolare quella secondo cui era a carico della Nuorese l'organizzazione della finale e, quindi, anche l'efficienza dell'impianto di gioco.
Come si ricorderà la finale è stata sospesa quando le squadre erano sul 2 a 2, prima della fine del secodo overtime. Il buio ha avvolto il campo comunale e i riflettori non si sono accesi, a causa di un cortocircuito. Nella pratica quotidiana lo si definisce l’imponderabile, considerato che nel passato un problema di quel genere non si era verificato. Nelle argomentazioni legali, la Nuorese ribadirà che non c’era un obbligo a suo carico.
Francesco Pirisi
