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Voltare pagina e ripartire la Dinamo “punta” Varese

di Andrea Sini
Voltare pagina e ripartire la Dinamo “punta” Varese

Alle 18,30 al PalaSerradimigni la partita che apre il girone di ritorno Dopo il ko di Ostenda e l’addio di McLean i sassaresi vogliono guardare avanti

12 gennaio 2020
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SASSARI. E poi, per fortuna, arriva il momento in cui si torna a parlare di basket. Dopo quattro giorni nei quali tutte le attenzioni si sono concentrate sul caso McLean, i riflettori tornano ad accendersi sul parquet del PalaSerradimigni, dove alle 18,30 la Dinamo scenderà in campo contro la Openjobmetis Varese.

Resettare tutto. La sconfitta di martedì a Ostenda, il non indolore addio dell’ala americana e persino quando fatto durante la prima metà della stagione regolare: oggi si apre il girone di ritorno della serie A e la squadra di Gianmarco Pozzecco dovrà provare a lasciarsi tutto alle spalle. Ciò che resta, naturalmente, sono i punti in classifica, che valgono il secondo posto in solitaria a -2 dalla capolista Virtus Bologna, e la solidità di un gruppo che ha perso per strada una pedina importante e ora è chiamato a un extra-sforzo. L’addio di McLean obbligherà lo staff tecnico a cambiare qualcosa nelle rotazioni, in attesa dell’arrivo di un sostituto, ma spalmare i 18 minuti di media dell’americano sul resto del roster (con l’inserimento nelle rotazioni di Daniele Magro) non dovrebbe rappresentare un ostacolo insormontabile.

Un match non semplice. L’insidia principale è rappresentata dagli avversari: la Openjobmetis di coach Attilio Caja nel match d’andata era stata spazzata via dai sassaresi, capaci di passare a Masnago con un larghissimo 52-74, ma da quel momento in poi ha dimostrato di essere un osso duro. I biancorossi, che sono rimasti fuori dalla Final Eight solo per la classifica relativa agli scontri diretti con Venezia e Cantù, hanno costruito la loro tranquilla posizione di classifica soprattutto sul parquet di casa: a Masnago hanno vinto solo la Dinamo e Trento, ma nel frattempo Josh Mayo e compagni hanno fatto punti su due campi non facili, come Trieste e Treviso. Varese manda 6 uomini regolarmente in doppia cifra (Mayo è il top scorer con 17,1 punti di media, poi Vene, Simmons, Clark, Jakovics e Peak) e ha il quinto miglior attacco del campionato, con 82,3 punti a partita, concedendone 79,1. A disposizione di coach Caja dovrebbe esserci anche il centro Riccardo Cervi, che secondo radio mercato lascerà Varese nei prossimi giorni. Della batteria di italiani, pronta a dare il proprio contributo partendo dalla panchina, ci sono Tambone, Ferrero (che tira con il 41,7% da 3 punti) e Natali.

Inseguendo la settima. Per quello che per coach Pozzecco è un vero e proprio derby del cuore (ha giocato a Varese per 8 stagioni e l’ha allenata per 19 partite nel 2014-’15), la Dinamo ha l’obiettivo di allungare la striscia positiva che in campionato è arrivata a quota 6 vittorie. «Il fatto di avere rotazioni corte – ha detto il coach a proposito di uno dei grandi temi del giorno – ci dà vantaggi dei quali siamo consapevoli e che non sono scontati. La stagione estremamente positiva di Vitali, Spissu, Bilan, Vitali ed Evans arriva da quello. Poi ci sono anche i lati negativi, ma la stanchezza di cui sento parlare non è dovuta alle rotazioni a 8: vedo che si parla di stanchezza anche nelle squadre che ruotano molti più giocatori. La stanchezza è più mentale che fisica, perché io chiedo a loro di essere sempre concentrati».

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